VISTO DA NOI – Rachele Bastreghi “Psychodonna” a Valdagno

Il concerto della musicista per “Femminile SINGolare” tra psichedelia e il diritto di essere liberi. Location ideale il Parco La Favorita

 

sopra, un momento del concerto – foto L’Ancora        Certe volte basta poco, su di un palco, per offrire una performance musicale degna di questo nome, senza altisonanza forzata, né chissà quale strumentazione. Come nel caso del live di Rachele Bastreghi a Valdagno, che ha chiuso il 5 agosto la rassegna “Femminile SINGolare” che da anni riempie la scena estiva della cittadina, con interessanti artiste, ovviamente tutte donne visto il titolo della manifestazione. La Bastreghi, musa, protagonista e cantante dei Baustelle ora in veste solista, è una che di musica se ne intende da un bel po’ di tempo, e ha saputo metterla in pratica, diciamo così, anche a Valdagno, grazie a una certa esperienza acquisita. L’occasione è stata quella di presentare l’album “Psychodonna” uscito a  fine aprile del 2021, il primo vero album dopo l’EP del 2016 “Marie”. Davanti a un pubblico composto da fans ma anche da curiosi, che non possono non aver colto visto l’entusiasmo finale, l’essenza della musicista, Rachele Bastreghi si è mossa su un palcoscenico quasi spoglio, quasi a ribadire l’importanza dell’essenza nonostante l’assenza, leggi strumenti vari ed effetti sonori. E’ successo così che l’artista ha abbracciato metaforicamente gli spettatori accorsi a Valdagno facendo fare loro un viaggio dentro il proprio mondo, composto di sonorità stratificate, che proprio grazie all’essenza delle composizioni trovano una strada propria, una verve propositiva e in un certo senso coraggiosa. La cosa la premia e grazie alla stessa trova uno stato positivo che la rende una delle migliori musiciste italiane, cosa che era anche prima di oggi ma che magari poteva venire limitatamente osservata. L’inizio del live è stato con “Poi mi tiro su”, il primo dei brani che ha condiviso in questa serata con Marco Conte, anche lui alle tastiere, eclettico, energico. Il caldo nella serata valdagnese è stato torrido, ma la Bastreghi il cappello e il giacchino bianco non se li ha tolti mai, rigorosa nel suo stile come sempre ma più che altro concentratissima sulla musica. “Not for me” è  stato il secondo brano, sempre tratto da “Psychodonna”, al quale segue “Come Harry Stanton”, e sono canzoni di memorie, di libertà di pensiero, di amore a trecentosessantagradi ambito e auspicato in un periodo storico come il nostro dove l’ipocrisia comunque frena e condanna. Poi, “Penelope”, altro brano amato da chi lo conosce , dove è arduo risalire e  proseguire, dove una frase come “Lo stratagemma che inganna il cuore Dura ogni notte e il giorno muore Lei crede al sole e io nella confusione” dice tutto, forse ancor di più, mentre la canzone successiva ha riportato a quel EP del 2016, “Marie”, proponendo ai presenti “Senza essere”. Una Rachele scatenata, e chi la poteva fermare, anche in “Mon petit ami du passé”, altro brano tratto da “Marie”. Il fidato compagno musicale sulla scena, Marco Conte, l’ha accompagnata con grande attenzione, addirittura invitando al ballo nella parte finale il pubblico (la Bastreghi, dal canto suo non ha avuto bisogno di essere invitata, lo ha fatto da par suo, vedete il “sentire la musica?”). Un live che ha divertito, emozionato, e sintetizzato Rachele Bastreghi e il suo sound, con “Lei”, “Folle tempesta”, la trascinante “Psychodonna” che dà il titolo all’album, una lunga performance psichedelica che ha omaggiato le sette note energiche, con il pubblico indotto a ballare, a cercare una propria dimensione ove liberarsi. Gli ultimi brani sono stati la riproposta di una canzone interpretata da Anna Oxa, una cover, del 1978 firmata nientemeno che Ivano Fossati, “Fatelo con me”, anch’essa contenuta nell’ultimo lavoro discografico, ispiratrice di un mondo libero e senza confini di nessun tipo, aperto, dove smettere di sognare è l’invito principale e la riproposta, come bis, di “Io mi tiro su”, chiesto dal pubblico. Terminava così una serata all’insegna dell’ottima musica, con un plauso che va all’organizzazione e all’amministrazione comunale che cura questa rassegna che da anni proponendo appuntamenti di sana intelligenza, certamente da non perdere, dove l’anima femminile vola. Molto alto, molto spesso. Ora, appuntamento al 2023, e con Rachele Bastreghi, chissà, speriamo presto.

LUISA ALISE

sotto, due altri momenti del live di Rachele Bastreghi a Valdagno e un momento della presentazione del concerto da parte dell’organizzazione

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