ARTE – Silvano Tessarollo

La poetica anti poetica di Tessarollo nelle opere dal 2005 al 2009

 

La poetica di Silvano Tessarollo spesso scivola in una anti poetica; la sua visione del mondo e la creatività che ne deriva non si “staccano” mai dalla realtà che lo circonda, anzi la assecondano rendendola “freddamente” ancor più reale, nel senso che le sue opere riescono a “svelare” l’essenza della materia privandola di ogni sovrastruttura emozionale desiderata. Questo non significa che Tessarollo percepisca la materia (la vita) in modo privo di “sentimento”. Lui ama la natura in genere, ama la terra, l’erba, gli animali, il cielo (forse anche gli umani?… ) ma ne intuisce il suo “cuore” freddo, quasi solipsistico, un dio-natura che si è auto creato. E con lui noi! L’universo è qui e nello stesso tempo è così lontano. Per riuscire ad appercepirlo lo rendiamo autoreferenziale! Così Tessarollo lo analizza parcellizzato e ne sceglie alcuni frammenti, attimi di vita. Il suo lavoro parte da una constatazione non verificabile in termini di “scopo superiore”, a meno di non avere una fede che, appunto, rimarrebbe non verificabile. Ma da questo punto di partenza a base d’infinito non percepibile, se non in apparenza, l’artista pone i suoi veli sui singoli frammenti di una realtà “scelta”, a volte casualmente, e, senza toglierne la “crudezza”, li ricopre non per nasconderli, ma per svelare il percorso umano da lui vissuto nel ri-crearli. In questi veli, in questo percorso, ci sono i suoi sentimenti, il suo desiderio di vita che maggiormente si amplifica nel suo atto creativo a cui non potrebbe rinunciare, pena la sua consunzione nel nulla. Che poi questi frammenti siano frammenti d’interni, pupazzi a pezzi, fogli da disegno o pezzi di legno, e siano fatti e ricoperti di resine, cera, oli, colori industriali, stoffe, carta o altro ancora, nulla toglie alla drammaticità del vissuto reale e artistico che Tessarollo integra in modo “necessariamente” contemporaneo, frutto anche di un “istinto” artistico particolarmente potente e di una conoscenza della storia dell’Arte che lo distingue (se ne deduce che ama anche gli umani, almeno alcuni tra loro). Nel lavorare la materia, in lui, c’è la “fatica” derivata dalla consapevolezza del tempo “sempre” limitato; e forse anche questa è una ragione che gli fa scegliere alcuni particolari di entità che in natura appartengono a strutture più complesse e vaste: non avrebbe il tempo di analizzare e ri-creare il “tutto”. Alcune sue opere potrebbero essere avvicinabili al lavoro di Francis Bacon, ma differentemente da questo artista, Tessarollo non si “perde” nel dolore e nel pessimismo, anzi esprime forza nell’accettazione della “fluidità” della vita reale; nelle sue opere si possono rintracciare certe ampie “tessiture”, geometrie inclusive, che difficilmente diventano gabbie di “reclusione” come in Bacon; forse per lui sono linee, assi cartesiani di “sostegno” contro una possibile perdita di equilibrio e di senso. Mi pare che alcune opere esposte siano sì “crude” ma esprimano attraverso i colori, le sinuosità della forma, una geometria non rigida e una estetica perfetta per queste essenze: la potenzialità, negativa/positiva, del vivente. Sostanzialmente esprime la sua curiosità volta verso il creato (in tutti i sensi). Silvano Tessarollo, in questa mostra, espone anche due disegni, studi per interni, del 2005, nella cui bidimensionalità in divenire, si scoprono le tracce, quasi una “mappatura”, del suo percorso tridimensionale, compiuto da osservatore attento, quasi uno scienziato, e contemporaneamente artista emozionato dalla Vita che sicuramente ascolterà con artistico piacere il canto del gallo.

Gianni Maria Tessari

 

sopra, “Interno 1” – Scultura – cm 170x226x55h – Cartone, resina, cera, colori industriali, stoffa – 2007 “

sotto, “Interno 2” – Scultura cm 116x175x135h – Cartone, resina, cera, colori industriali, stoffa e specchio – 2007 e “Interno 5”- Particolare Scultura – cm 168x110x51h – Cartone,resine, cera, colori industriali, stoffa -2007

   

 

qui sotto, “Studio per interno 5” – Cera, colori a olio – cm.-103×805 – 2005

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PER LE FOTOGRAFIE, Courtesy Galleria La Giarina e Silvano Tessarollo

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