LIBRI – “Filmacci” , le peggiori pellicole italiane dal 2000 in poi

di FRANCESCO BETTIN     (aprile 2024)     Da Bibliotheka Edizioni i 100 film da evitare (dal 2000), a cura di Filippo Morelli e Cesare Paris, con prefazione di Boris Sollazzo

 

Personalmente penso che ognuno di noi, ognuno, abbia visto al cinema o in tv in questi ultimi vent’anni e passa (ma anche prima naturalmente) dei film rimasti non nel cuore ma in altri posti che è meglio non citare. O almeno, film che si è, fortunatamente, dimenticati. Che forse poi nemmeno questo è del tutto giusto, per un’analisi più profonda che si può fare, a posteriori. Ce è la mission, chiamiamola così, poi, che questo divertente libro di Filippo Morelli e Cesare Paris vuol avere, ricordarli. Si’, in questo “Filmacci”, di Bibliotheka Edizioni, ricordare le 100 peggiori pellicole italiane dal 200o a oggi, con tanto di ordine alfabetico e recensione. Abomini, vengono chiamati, del resto non si riesce a fare altrimenti di fronte a certi titoli, che si sviluppano man mano che i minuti passano e mostrano tutte le loro crepe strutturali, appunto messe in luce dagli autori. E si badi bene, la lista non riguarda certo solo dei prodotti di bassa fattura, chiamati di serie B (che poi talvolta hanno anche più dignità di altri), ma anche di alcuni titoli blasonati e in qualche modo incensati dalla critica specializzata, magari anche film d’autore (e se ne trovano, si’). Certo non si potrà essere (nemmeno io su certi lo sono) d’accordo con gli autori, ma l’invito a riflettere, a pensarci su un pochino di più è quanto mai d’obbligo, e i consigli, si sa, è sempre meglio accettarli. Consigli che vengono da Morelli e Paris, ovvero e comunque sia degli esperti nel settore. Il libro volge uno sguardo anche divertito a questi film d’impegno, cogliendone da parte degli autori sfumature talvolta interessanti, che in qualche maniera vanno a smascherare la patina d’allure che spesso circonda queste pellicole: è così che vengono dichiaratamente stroncati film di Matteo Rovere, Mario Martone, fino ad alcuni “mostri sacri” nei loro generi, da Luciano Ligabue (musicista ma anche regista come si sa), da Sergio CAstellitto e Carlo Vanzina a Dario Argento, solo per citarne qualcuno. Poi si passa a stroncare i cosiddetti film minori, che non sono stroncati, penso, per questo motivo ma per quelle crepe mostrate di cui sopra. Andando a fondo, sebbene in poche righe, sui difetti, rinunciando ai pochi (quando ci sono) pregi.  Il libro è uscito sul mercato a novembre 2023, ed è a suo modo un piccolo grande caso, da leggere appunto in modalità divertita, e cita a bizzeffe autori e interpreti riuscendo molte volte a salvarne qualcuno almeno di questi ultimi (del resto se un’interpretazione è buona…).  Ci pensa sin da subito, nella preziosa prefazione Boris Sollazzo, critico cinematografico, a far entrare nel clima adeguato alla lettura del libro, con il suo scritto genialmente intitolato La mejo anima delli filmacci nostra dove anticipa l’introduzione degli autori stessi,  con frasi come “Con Filmacci Paris e Morelli hanno, da outsider liberi dai legacci di una professione cinematografica quotidiana, costruito un percorso di onestà intellettuale e esegetica di rara lucidità, gustosa ironia, sana franchezza”. Perchè, in effetti molti nostri professionisti dietro la macchina da presa, come si dice in un certo gergo popolare, se la fanno e se la mangiano, credendo che magari grazie al loro nome, nel frattempo collaudato e piaciuto per vari motivi, di riuscire ad abbindolare lo spettatore anche dove il risultato è lampante, squalificato, di poco conto. O peggio ancora, quando un film diventa cult già dalle prime proiezioni, perchè alla base è deciso così. Ed esempi ce ne sono, come si vede in queste pagine, almeno cento. Diverse le vittime illustri, sia titoli che autori. Ripeto, io stesso su alcuni non sono d’accordo, ma una pulce nell’orecchio fa sempre bene per incuriosirsi maggiormente, pensarci meglio. Comunque questa pubblicazione va bene così, è un divertente, come già detto, manuale di stroncature e come tale va preso. E poi un po’ d’ironia va sempre bene, altrimenti sai che noia… Filippo Morelli ha scritto sul quotidiano Il Manifesto e sulle riviste Videotecnica, Cinema in casa, Tutto Digitale e sull’edizione italiana della britannica Hotdog. Nel 2003 è fondatore, scrittore e unico lettore del sito Morelli’s Movie Guide. Cesare Parisa ha collaborato come critico cinematografico per i siti Kataweb Cinema (La Repubblica), Zabriskie Point e Splatter Container, per la rivista Film e il quotidiano RinascitaLa risata amara è il suo esordio nella saggistica.

FILMACCI 100 film italiani da evitare dal 2000 a oggi    di Filippo Morelli e Cesare Paris – Prefazione di Boris Sollazzo,  Bibliotheka Edizioni, collana Pop, 2023, 364 pp.  – Brossura, 14×21   euro 18

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