DANZA – A Vicenza “La morte e la fanciulla”

COMUNICATI STAMPA     Per Danza in Rete al Teatro Astra di Vicenza sabato 11 marzo con la compagnia Abbondanza Bertoni

 

sopra, un’immagine del balletto – foto di Simone Cargnoni          Prosegue con “La morte e la fanciulla” della Compagnia Abbondanza Bertoni la rassegna Danza in RFestival Vicenza – Schio, sabato 11 marzo al Teatro Astra di Vicenza, con inizio alle 20.45. Un altro appuntamento da non perdere di “Moving Souls”, la sesta edizione del festival. Si tratta di una creazione iconica presentata da una delle compagnie indipendenti più accreditate (e blasonate) della danza contemporanea italiana,  un lavoro del 2017 vincitore vincitore del Premio Danza&Danza come miglior produzione italiana e finalista, sempre in quell’anno, al Premio Ubu come miglior spettacolo di danza. Sulle musiche di Schubert dall’omonimo quartetto in re minore del titolo, le danzatrici Eleonora Ciocchini, Valentina Dal Mas e Ludovica Messina si muovono con la regia e coreografia di Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, talenti indiscussi della danza. “La morte e la fanciulla” vede inoltre, come dato tecnico, l’ ideazione luci di Andrea Gentili e un video di Jump Cut. Durata dello spettacolo 55 minuti di iconico viaggio sull’ibrido, sul dialogo tra reale e virtuale, tra contemporaneo e classico, ’un gioco di forze il cui scontro è bellezza amara e luttuosa’. Dopo lo spettacolo ci sarà l’Incontro con l’Artista, condotto da Giulia Galvan, audience developer, a cui parteciperanno i due coreografi, fondatori della compagnia, Michele Abbondanza e Antonella Bertoni. Per lo spettacolo restano ancora pochi biglietti. Il Festival Danza in Rete, promosso dalla Fondazione Teatro Comunale di Vicenza e dalla Fondazione Teatro Civico di Schio, dedicato all’arte coreutica in tutte le sue forme, è certamente una realtà consolidata e potente forte, di un’originalità di format,  una contaminazione tra generi di danza, in movimento tra tradizione e innovazione, con sviluppi che convivono e consentono la disseminazione, in diversi luoghi, teatrali e non della Città e delle due Città (appunto Vicenza e Schio). Qui si incontrano realtà e linguaggi della danza contemporanea coinvolgenti, ammirevoli, che mettono in luce ancor di più il genere e che sanno incuriosire il pubblico grazie alle produzioni innovative e alle creazioni di importante interesse. Come spiegano i creatori nella presentazione dello spettacolo, “La morte e la fanciulla” porta in scena tre elementi in qualche modo tra loro collegati: uno musicale, la musica di Schubert, uno fisico ovvero l’essere umano nelle sue dinamiche e uno spirituale-filosofico, rappresentato dal mistero della fine. Le figure femminili sul palcoscenico danzano nude, attraversano i temi della vita e della morte e ha a che fare con l’arte coreutica e con la sua caratteristica ad osservare i contorni delle forme nello spazio. I due coreografi così si esprimono sulla performance: “Abbiamo indugiato proprio su quell’aspetto che potremmo definire “crepuscolare” della danza, colta, nelle nostre intenzioni, proprio nel suo attimo impermanente e transitorio”.  Lo spettacolo vede anche tra le note tecniche un’illuminazione raffinatissima a cura di Andrea Gentili, che richiama l’oltremondo. Regia e coreografia Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, con Eleonora Chiocchini, Valentina Dal Mas, Ludovica Messina musiche Franz Schubert (“La morte e la fanciulla”), ideazione luci Andrea Gentili, direzione tecnica Claudio Modugno. Info e biglietti, www.tcvi.it

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