TEATRO – “Le preziose ridicole” in scena a Verona

REDAZIONE     Al Teatro Nuovo il 6, 7, 8 e 9 dicembre, protagoniste Benedicta Boccoli e Lorenza Mario con Stefano Artissunch (anche regista)

 

sopra, e sotto, due immagini della commedia – foto di Ignacio Maria Coccia          Arriva la commedia brillante e divertente nel terzo appuntamento veronese di DIVERTIAMOCI A TEATRO giunta quest’anno alla sua ventiquattresima edizione, al Teatro Nuovo di Verona. In programma, garantito da un duo di interpreti di fascino e bravura come Benedicta Boccoli e Lorenza Mario, la messa in scena di  “Le preziose ridicole” commedia tratta da Molière, ambientata in questo allestimento a Roma negli anni Quaranta. Affianca le due attrici sul palco Stefano Artissunch, che ha curato anche la regia dello spettacolo. La compagnia incontrerà anche il pubblico Giovedì 8 alle 18.00, al Piccolo Teatro di Giulietta. Dopo il grande successo di “Comincium” con Ale e Franz  continua dunque la programmazione della ventiquattresima edizione di Divertiamoci a teatro, rassegna organizzata dal Teatro Stabile di Verona, con questa commedia piacevolissima in scena dal 6 al 9 dicembre, inizio alle 21. Una commedia tratta liberamente dal testo omonimo di Molière. Lo spettacolo ha appena debuttato con grande successo a livello nazionale, ed è prodotto dal Teatro Stabile di Verona e da Synergie Arte Teatro. Come detto sopra, garanzia di qualità anche per questo spettacolo sono le interpreti, le brave Benedicta Boccoli e Lorenza Mario, esperte di teatro brillante e attrici a tutto tondo, pronte ad ogni sfida recitativa.  Nel quattrocentesimo anniversario della nascita di Molière,  la rassegna veronese non poteva non rendergli omaggio, lo fa con questa commedia orchestrata da una regia, quella appunto di Stefano Artissunch, che ben imposta il mondo d’avanspettacolo degli anni Quaranta in Italia, ambientando il testo nella capitale. Le protagoniste due attrici, Caterina e Maddalena, che per vivere si esibiscono come duo “le Preziose”, e il presentatore Gorgibus, il vero padrone di casa. La vicenda si snoda nella vita dei camerini, quella vissuta prima di entrare in scena. È lì che le due attrici rivelano se stesse. Caterina ha un carattere spregiudicato, Maddalena invece crede ancora ai sogni e all’amore romantico. La loro iniziale amicizia e complicità le vedrà poi antagoniste davanti a un pubblico rapito dalle loro performance. «Il preziosismo – dice Stefano Artissunch – è stato un movimento letterario nonché un fenomeno di costume della prima metà del XVII secolo. Stanche dell’impoverimento della lingua e dei costumi, le donne della nobiltà e dell’alta borghesia s’incontravano nelle loro camere da letto, poi nei salotti, per parlare di letteratura, sentimenti e per condividere le loro produzioni letterarie. Questa messinscena offre l’opportunità di affrontare non solo il tema del preziosismo che oggi definirei “la ricerca ossessiva dell’essere alla moda” ma anche l’opportunità di giocare con la genesi del ridicolo in teatro. Nonostante il titolo, nella commedia questa ridicolaggine non è circoscritta al genere femminile ma riguarda anche tutti coloro che provano a “farne parte”, quindi Mascarillo, Jodelet e in qualche modo anche Gorgibus. Le preziose ridicole è uno spettacolo musicale a tutti gli effetti con brani che spaziano da Milord a Ma l’amore no, da Maramao perché sei morto ad Amore baciami. La messa in scena si allinea con il testo di Molière: il “prezioso” è lo spettacolo dove comici e cantanti provinciali lottano per essere all’altezza delle proprie ambizioni e per mostrare il sogno che li abita. Gli attori della vicenda sono tutti perdenti e fanno tenerezza per la smania di rimanere empatici con i personaggi che portano in scena. Questa loro ostentata empatia li conduce in realtà in una dimensione drammatica-ridicola per loro ma molto divertente per il pubblico che ride della situazione insostenibile e dei suoi esiti”: e il regista-interprete così continua: “Come non cogliere in tutto ciò il parallelismo con la nostra società dove i social network offrono a tutti l’opportunità e l’illusione di essere al centro di un mondo senza i quali non esisterebbero. Una società delle apparenze dove “le persone di qualità sanno tutto senza aver mai imparato nulla”, ovvero credono di sapere ed è questo l’errore. Caterina e Maddalena, attraverso il voler essere artiste esprimono il legittimo desiderio di emancipazione ed il pubblico, come spettatore di un reality-show, prova affetto per queste ragazze animate dal desiderio di apparire per esistere ma profondamente fragili, umane e sempre alla ricerca di conferme-riconoscimenti perché vittime – conclude Artissunch –delle loro personalità non delineate». Le due attrici protagoniste, Boccoli e Mario, vantano una prestigiosa carriera teatrale. Benedicta Boccoli è stata definita da Giorgio Albertazzi “l’artistissima” e ha recitato in numerose commedie brillanti tra cui Spirito allegro di Noël Coward, Buonanotte Bettina di Garinei e Giovannini, Fiore di cactus di Barillet-Grédy e L’appartamento di Billy Wilder, ma anche di “classici”: da Aristofane a Plauto e allo stesso Molière. Per Lorenza Mario possiamo ricordare le trasmissioni televisive di successo dove è stata ballerina (da Buona domenica a Fantastica Italiana) e i musical e le commedie interpretate con grande disinvoltura, tra i quali Aggiungi un posto a tavola nei panni di Consolazione, oltre a esser stata “prima donna” del Bagaglino. Informazioni: Biglietti in vendita al Teatro Nuovo (dal lunedì al sabato, ore 15.30-19.30) e a Box Office (dal lunedì al venerdì, ore 9.30-12.30 e 15.30-19.00, e il sabato dalle 9.30 alle 12.30). Biglietti on line su www.boxol.it/boxofficelive e www.boxofficelive.it

 

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