CULTURA – A Marostica un Museo degli Scacchi

Sarà pronto nella primavera del 2023, l’idea accolta dal Comune da una proposta di un privato collezionista. Il sindaco Mozzo: “una collezione unica che ci proietta nel mondo”

 

Chi dice scacchi dice…Marostica, in fondo. La città degli scacchi infatti, così è definita e conosciuta nel mondo, e non poteva che essere qui il Museo degli Scacchi che nascerà prossimamente (si parla della primavera 2022, nel frattempo i lavori sono in corso e impegnano molte persone sin d’ora). Avrà sede nel Castello inferiore e conterrà una serie di scacchiere e pezzi da gioco, oltre che orologi da torneo e altri oggetti inerenti, provenienti da una collezione privata, del signor Giovanni Longo, di mestiere imprenditore eno-gastronomico. Primo museo in Italia dunque, questo di Marostica, un’intuizione geniale e comunque assolutamente da encomiare, culturalmente informativa e adatta a tutti per l’approfondimento di questa pratica e non certo solo dedicata a chi con gli scacchi ci gioca. Il Museo sarà realizzato all’interno delle splendide sale trecentesche del Castello Inferiore voluto da Cangrande della Scala nel 1312. Non poteva essere diversamente dal momento che Marostica, come sopra riportato, è la città degli scacchi per antonomasia, famosa in tutto il mondo per la sfarzosa Partita a Scacchi a personaggi viventi con costumi rinascimentali disegnati nel 1954 dall’artista Mario Mirko Vucetich, spettacolo che si rifà a una leggenda risalente al 1454. Si tratta della sfida tra Vieri da Vallonara e Rinaldo d’Angarano desiderosi entrambi d’impalmare la bella Lionora Parisio, figlia del Castellano. Sfida ripresa nel 1923 e che il prossimo anno festeggerà il centenario, con l’inaugurazione quanto mai adeguata del nuovo Museo. Cica 200 set iniziali che provengono appunto dal sig. Longo, che vanta una tra le più ricche collezioni in Italia. Non c’è arte o mestiere o tradizione che non abbia trovato adeguata rappresentazione in un museo promosso da un ente pubblico. Tranne gli scacchi, intesi come gioco, storia, arte, letteratura, cinema e 15 secoli di storia alle spalle. Interessante  pensare che la città di Marostica possa essere ricordata in futuro, e visitata, naturalmente, anche per questa novità che prossimamente vedrà la luce e sicuramente interesserà e incuriosirà molta gente, nuovi visitatori e turisti.  “Con questo progetto abbiamo compiuto un passo fondamentale verso la qualificazione dell’offerta culturale e turistica della nostra cittadina – dichiara il sindaco di Marostica Matteo Mozzo – Il Museo degli Scacchi è un’intuizione tanto naturale per Marostica quanto straordinaria alla quale nessuno aveva mai lavorato. Con la donazione, impensabile fino a pochi mesi fa, abbiamo raggiunto un obiettivo enorme per la città: radicare la nostra identità attraverso una collezione unica che ci proietta nel mondo”. Prosegue l’assessore al turismo Ylenia Bianchin; “L’idea si è concretizzata grazie alla visione di alcune persone, primo fra tutti, Giovanni Longo. Con la donazione acquisiamo una eredità importante, che ci impegna in un futuro di sviluppo della collezione. Abbiamo già stanziato importanti fondi per la realizzazione dello spazio espositivo e destineremo una consistente dote annuale per l’acquisizione di nuove opere. Il nuovo Museo degli Scacchi sarà una struttura viva, un luogo di esperienze in continuo rinnovamento”. Il progetto dell’allestimento sarà curato dall’architetto Antonio Ravali, di Ferrara ed è in via di definizione un comitato tecnico che si occuperà dell’attività del Museo. Periodicamente saranno allestite mostre a tema, saranno organizzati incontri con studiosi, verranno promosse iniziative formative e agonistiche. Importante il supporto di Associazione Pro Marostica, custode dell’immenso patrimonio scacchistico legato alla Partita a personaggi viventi, emblema della città. “Non potevamo aspirare ad un progetto più prestigioso – commenta Simone Bucco, presidente di Associazione Pro Marostica, che ha in carico la gestione del Castello Inferiore e l’organizzazione della Partita a Scacchi – Sarà un onore collaborare alla realizzazione di questo Museo che va nella direzione verso la quale tutti abbiamo lavorato in questi anni: gli Scacchi come brand della Città di Marostica, che coniuga tradizione, innovazione, comunità, storia, spettacolo”. La collezione Giovanni Longo nasce nel 1972 con un set di scacchi regalato dal padre, attualmente consta di oltre 200 set che arrivano da ogni parte del mondo e di diverse epoche e fatture, come ad esempio i Pin-Cushion, pezzi policromi in avorio a spillo di fine ‘700 che si conficcavano in cuscini utilizzati in carrozza dagli aristocratici durante i lunghi tragitti , o i primi set utilizzati nei Caffè parigini e londinesi nell’800. Un’attenzione particolare è dedicata alle realizzazioni di artisti moderni. Per citarne solo alcuni, il Minotaurs del tedesco Paul Wunderlich, la Scacchiera Rosenthal di Marcello Morandini, Il gioco del mondo di Giò Pomodoro, il Puzzle chess set di Franco Rocco e gli splendidi Scacchi di Baj, 32 pezzi in legno di circa 75 cm su una scacchiera di 272 x 272 cm. ”Ho voluto mettere a disposizione del pubblico l’intera mia raccolta – ha detto Giovanni Longo insignito del titolo di Maestro ad honorem nel 2012 dalla Federazione scacchistica – per contribuire a una più vasta conoscenza della storia, della cultura del gioco degli scacchi che sono anche arte, letteratura, cinema. Sono convinto che ora anche altri collezionisti aderiranno all’iniziativa di Marostica evitando in tal modo che il frutto della loro passione vada un giorno semplicemente disperso. Sarebbe un delitto”.
Per informazioni sulla collezione: https://www.chesslongo.com/
Per informazioni sulla Partita a Scacchi di Marostica a personaggi viventi: https://www.marosticascacchi.it/
Per informazioni sulla Città di Marostica: https://www.visitmarostica.eu/it/

sopra, set da viaggio In statu quo: Il meccanismo di chiusura della scatola di legno consente ai pezzi di rimanere fissi nella loro posizione. Scacchiera in mogano. Fu brevettato dal John Jaques Jr. nel 1883.

sotto, una foto di gruppo della presentazione marosticense dell’iniziativa

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