IN SCENA – A Bassano i “Tradimenti” di Pinter

Termina martedì 5 aprile col testo di Harold Pinter la stagione teatrale bassanese al teatro Remondini. In scena Michele Sinisi, Stefano Braschi e Stefania Medri, amicizia e amore a ritroso nel tempo

 

Ultimo appuntamento al teatro Remondini martedì 5 aprile alle 21 con la stagione teatrale di Bassano del Grappa con “Tradimenti” di Harold Pinter, messa in scena di Michele Sinisi, anche interprete assieme a Stefania Medri e Stefano Braschi. Ultimo appuntamento di una bella stagione senz’altro apprezzata dal pubblico locale, che ha visto passare nomi e spettacoli di rilevanza, da Michele Placido a Franco Branciaroli e Umberto Orsini, a Sebastiano Lo Monaco, a questo stesso interessantissimo rendez vous di teatro interessante a dir poco. Questo “Tradimenti” sembra proprio voler chiudere in grande stile, essendo uno dei testi migliori del commediografo inglese, dal Premio Nobel per la letteratura scritta e presentata per la prima volta a Londra nel 1978. La storia è quella di una relazione extraconiugale, ripercorsa però a ritroso: dalla sua conclusione fino ai suoi esordi. Nella prima scena quindi il tradimento è già avvenuto, mentre dalle successive lo vediamo svelare le proprie ragioni e, un brandello alla volta, raccontare la dissoluzione di un presunto amore. Prima l’effetto, poi la causa: una strategia attraverso cui la scrittura accumula una tensione quasi insopportabile verso il cuore della catastrofe, che sembra risiedere nella natura stessa di ogni rapporto umano. Un triangolo dalla trama semplice, o almeno questo è quello che sembra perchè il testo di Pinter va a scavare nell’intimo umano con una certa perspicacia, che la regia di Sinisi affronta con passione: “Ho deciso di affrontare questa “traduzione” in scena utilizzando come filo rosso quello del testo, dell’arte. La professione di gallerista di Emma, quella legata alla scrittura di Jerry e Robert sono gli elementi attraverso i quali il percorso artistico interroga se stesso, nel testo e nella scena. Ma non voglio portare avanti un discorso intellettuale autoreferenziale riservato agli esperti del settore: Tradimenti deve riuscire ad appassionare, a muovere ad una riflessione, ad essere parte del presente”. Un esempio di teatro di parola che vive anche attraverso la parola non detta, i pensieri, le azioni nascoste dei protagonisti. Una regia, e tre interpretazioni di sicuro impatto emotivo, che si muovono su una scena dominata da un enorme tabellone luminoso, costruito dallo scenografo Federico Biancalani ispirandosi agli orologi a lettere luminose. Vere e proprie didascalie spazio/temporali che scandiscono le diverse fasi dello spettacolo dando un ritmo serrato alla pièce, in un viaggio al contrario che segue il ritmo del rock anni ’80. Racconta il regista Sinisi a proposito della scenografia: “Tradimenti è ricco di elementi di analisi, di spunti di riflessione che tutt’ora possono attivare, nel pubblico, una risposta “potente”. Bisogna solo cercare nuove prospettive da cui guardare il tradimento, esaminare la complessità di questo tema. Non basta rappresentarlo. Per fare questo ho reso la scenografia co-protagonista, elemento fondamentale infatti a portare fisicamente l’opera davanti allo spettatore creando un ambiente in cui i corpi e le voci possano emergere in tutta la loro forza vitale”. Prima dello spettacolo, la compagnia incontra il pubblico alle 19 al Color Cafè, di SS. Trinità per l’ultimo appuntamento della stagione con Abbecedario, il percorso di visione di spettacoli e di introduzione ai linguaggi della scena, che quest’anno ha coinvolto anche alcune classi del Liceo Brocchi di Bassano del Grappa. Gli incontri sono a ingresso libero, fino ad esaurimento posti disponibili.  È ancora possibile acquistare i biglietti presso l’Ufficio IAT in Piazza Garibaldi (Museo Civico) e online su Vivaticket.  Info IAT: 0424 519917

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito è protetto da reCAPTCHA, ed è soggetto alla Privacy Policy e ai Termini di utilizzo di Google.