SPETTACOLI – A Marostica Elio Germano e la realtà virtuale

Al Politeama il 25 e 26 febbraio sui visori “Segnale d’allarme – La mia battaglia VR” di Elio Germano e Chiara Lagani, regia di Omar Rashid, una nuova frontiera di teatro-immagine

 

Di fatto è il primo appuntamento, dopo che lo spettacolo d’esordio, “Quello che le parole non dicono” di e con Marta Dalla Via, è stato spostato a maggio. Così, a Marostica, apre la stagione teatrale del Politeama “Segnale d’allarme – La mia battaglia VR”, venerdì 25 alle 21 e sabato 26 febbraio alle 10 un originale spettacolo che si potrà vedere nei visori, con Elio Germano protagonista e la regia di Omar Rashid. Germano scrisse lo spettacolo (con Chiara Lagani), lo diresse e lo interpretò in presenza  nel 2018, per poi passare all’esperimento, quello attuale, della realtà virtuale, in una collaborazione nata con il regista Omar Rashid. Proposta originale dunque per l’apertura della rassegna marosticense, un film in realtà virtuale con visore, dove ci si ritroverà catapultati in una dimensione a 360 gradi, immersi nella “lezione” che l’attore darà col suo testo, una sorta di riflessione sui totalitarismi plagianti. Lo spettacolo, una specie di anticipata visione su quello che potrebbe essere una nuova frontiera dello spettacolo, e che è la realtà virtuale a tutti gli effetti, sta avendo molto successo ed è molto richiesto. Per Marostica si tratta di una vera novità, e comunque di un modo nuovo di approcciarsi al teatro e alle sue nuove frontiere. Il segnale d’allarme che Germano lancia contro l’informazione fatta solo di opinioni, la tecnologia che rischia di essere veicolo di pura distrazione di massa e una cultura mainstream che finisce per fagocitare sistematicamente la nicchia, sottraendole anche le opportunità concesse dalla tecnologia. Lo spettacolo è un monologo che porta a riflettere e a porsi domande su vari temi: il consenso, il libero pensiero, l’affabulazione, la dittatura. È una feroce e allucinata narrazione in cui un attore, o forse un comico, ipnotizzatore non dichiarato, manipola gli spettatori in un crescendo di autocompiacimento, fino a giungere, al termine del suo show, a una drammatica imprevedibile svolta. Portatore di un muto volere collettivo diffuso nell’aria, l’artista da figura autorevole si farà a poco a poco sempre più autoritario, evocando lo spettro di un estremismo di ritorno travestito da semplice buon senso. Attraverso e grazie alla VR il pubblico si immergerà nell’opera teatrale diventandone parte, fino a confondere immaginario e reale. Si troverà in sala, in prima fila, insieme agli altri spettatori. Cercherà lo sguardo di chi è seduto accanto, perfino i gesti. Assisterà a un monologo che sarà un crescendo e allo stesso tempo una caduta verso il grottesco, partecipando attivamente al dibattito politico, in un gioco metateatrale e al contempo metacinematografico. Producono Gold, Infinito di Pierfrancesco Pisani e Riccione Teatro. Un segnale d’allarme che racconterà una storia vera, la nostra. Info biglietti: Intero € 10 Ridotto soci € 8 – Info e prenotazioni Biglietti 327 5820846 h 9/13-15/19 – Obbligo di Green Pass rafforzato e mascherina FFP2.

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