VISTO DA NOI – “Lady Grey”

Lady Grey, chi sono io ? Alice Giroldini al teatro Portland di Trento incanta e convince nel testo di Will Eno scavando alla ricerca dell’essenza identitaria

 

sopra, Alice Giroldini in “Lady Grey” – foto di Nicolò Degl’Incerti Tocci           Il teatro Portland di Trento è un piccolo scrigno incastonato sotto le montagne della città, uno spazio dove la drammaturgia contemporanea trova l’adeguato momento per una riflessione condivisa, dove le tematiche della società moderna si spiegano con le compagnie ospiti.  Non a caso sono i Nuovi Orizzonti Teatrali. Venerdì 15 ottobre è stata la volta di “Lady Grey” di Will Eno del Centro Teatrale MaMiMò, regia di Marco Maccieri , con un’attrice di cui il teatro farà bene a ricordarsi sempre, Alice Giroldini. Lo spettacolo, con la traduzione di Elena Battista per BAM Teatro, è un’acuta analisi sull’introspezione personale femminile confrontata agli altri, con l’invito di fare altrettanto. Un’attrice, una donna, di cui non si sa nome e provenienza, di fronte a un pubblico (ovviamente vero, a teatro) si racconta offrendo generosamente tutte le sue anime, mettendole in piazza. Partendo dai ricordi di bambina dove già cominciava con la maestra a raccontare se stessa in profondità, denudandosi per essere davvero se stessa fino in fondo. Ma Lady Grey è una e mille altre donne, che il mistero della vita cercano, o meglio sentono di levarselo, sia chiamandosi un nome o un altro, sia essendo bambina o adulta. Quindi passa anche un ex fidanzato, e le traversie sentimentali vissute al suo fianco, mentre tra un racconto e un altro cerca di solleticare gli spettatori, di spronarli all’ascolto, a mettersi perlomeno in discussione allineandosi, a spogliarsi anche loro di tutto per relazionarsi. Un  teatro, quello di Will Eno, che scava nel profondo dei suoi protagonisti, che quasi si confrontano con lo spettatore in un vis a vis davanto allo specchio. Lady Grey è questo, è l’essere umano femminile, ma non solo, nelle sue fome varie, è la donna nelle sue multiple personalità, le sue esistenze diverse, il saper mettersi a nudo. Un girotondo di vicissitudini che lei stessa, in abito argentato semplice, dice, accoglie il pubblico dapprima seduta mentre lo stesso entra in sala, poi diventando protagonista delle storie, del suo vissuto, del vissuto anche non suo o comunque rispecchiante gli altri. Non è presunzione, è il compito ordinato di raccontar noi stessi, l’umanità, la donna. Un testo che non ci pensa su troppo se deve ridere su se stessi o al contrario sferzare pugnalate, sia in momento d’impeto ed eccitazione, davanti a un microfono, perchè c’è sempre un’attrice, non va dimenticato, che in momenti più intimi, con le luci sempre più fioche, come recita il sottotitolo, in dialoghi introspettivi, o ancora, con silenzi di secondi che paiono minuti da quanto sono intensivi e profondi. Una grande prova d’attrice, quella di Alice Giroldini, che conferma una naturalezza espressiva di grande tecnica, e che  non è nuova certo a ruoli di rilievo (due su tutti, con Ennio Fantastichini nel Re Lear, con Glauco Mauri e Roberto Sturno nei Fratelli Karamazov, senza contare della formazione di teatro a largo raggio frequentato con sana passione…).  E che qui trova un autore di sicuro congeniale, particolarmente ispirato, fresco. Lo spettacolo si inseriva nel cartellone del Portland, che inizia a recuperare gli spettacoli programmati nel 2020 saltati a causa Covid. Il Portland è una realtà da seguire con attenzione e curiosità, questo è sicuro, fautore di iniziative importanti (www.teatroportland.it). Come il Centro Teatrale MaMiMò – Teatro Piccolo Orologio, di Reggio Emilia, che produce lo spettacolo, e che è un ‘altra di quelle realtà decise e risolute, atte a proporre un teatro di qualità (www.mamimo.it),con corsi, progetti, una scuola di teatro, stages. Quello che serve oggi per un teatro di nuova visione da affrontare. Ricordiamo che “Lady Grey” sarà a Parma, al Teatro del Tempo, il 22 e 23 ottobre, consiglio spassionatamente di non perderlo.

FRANCESCO BETTIN

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito è protetto da reCAPTCHA, ed è soggetto alla Privacy Policy e ai Termini di utilizzo di Google.