VISTO DA NOI – Motta in concerto

Francesco Motta alla Festa di Radio Onda d’Urto di Brescia, sguardi sul contemporaneo con una musica travolgente

 

Francesco Motta e la sua incantevole band hanno letteralmente fatto esplodere la Festa di Radio Onda d’Urto lo scorso 21 agosto a Brescia, per la promozione del suo ultimo album ‘Semplice’. Francesco Motta è un autore e polistrumentista toscano, che si è rivelato una delle migliori conferme nel panorama del cantautorato italiano degli ultimi anni. Agli esordi ha fatto parte per un lungo periodo del gruppo punk e new wave Criminal Jockers, di cui era vocalist anche la sorella Alice. Il loro album ‘This was supposed to be the future’ è stato prodotto da Andrea Appino, leader degli Zen Circus. Grazie alla sua predisposizione come polistrumentista e la passione totale per la musica, inizia a far parte dei maggiori gruppi rock indipendenti. Ha collaborato fin dai primi anni con band del calibro di Il Pan del Diavolo, Nada, Giovanni Truppi e Giorgio Canali e ha una decennale sodalizio con Riccardo Sinigallia, suo produttore e coautore. Nel 2016 esce il suo primo album d’esordio ‘La fine dei vent’anni’, che parla della delicata fase che tutti abbiamo attraversato nel periodo di transizione tra l’adolescenza e l’età adulta. Questa primo album ha avuto un forte impatto ed ha permesso a Francesco anche di aggiudicarsi la sua prima Targa Tenco di quell’anno nella categoria ‘Opera Prima’. Nel 2018 esce ‘Vivere o Morire’, molto apprezzato da pubblico e critica, tanto da rivincere nuovamente la Targa Tenco come ‘Miglior disco assoluto’.
Nel 2019 ha grande eco la sua partecipazione al Festival di San Remo con il brano ‘Dov’è l’Italia’, di cui vince la serata dei duetti con la cantante ed amica Nada. Motta ha spiegato la sua partecipazione a San Remo con l’urgenza di far arrivare a un più grande numero di persone possibili il messaggio della sua canzone. Nello stesso anno partecipa anche alla raccolta in omaggio a Fabrizio De Andrè, in cui avrebbe magistralmente eseguito ‘Verranno a chiederti del nostro amore’. Poco dopo Motta ha comunicato ai suoi fan di voler prendere un periodo di pausa dal mondo della musica, in quanto aveva la necessità di sperimentare ed approfondire altre visioni del mondo. In quel periodo esce il suo primo libro ‘Vivere la musica. Affrontare gli ostacoli, i cattivi maestri e le folli regole del gioco’ edito da Il Saggiatore. Lui e la moglie, l’attrice Carolina Crescentini, decidono di fare una scelta di vita molto radicale, trasferendosi dalla città alla vita di campagna. Ed è stato proprio in quell’occasione che Motta ha ripreso i contatti con la sua vera ragione di vita: la musica. In quel periodo di astinenza, anche causata dai blocchi della pandemia, Motta ha capito che la sua vera essenza e la ragione della sua vita è quella di essere un musicista. In quei mesi, anche grazie ad un provvidenziale supporto ricevuto da Francesco De Gregori, è nato il
bellissimo album ‘Semplice’. Il maestro ha consigliato a Francesco di inserire una voce femminile nella canzone ‘Qualcosa di normale’ e da qui la decisione di collaborare nuovamente con la sorella Alice. Altra preziosa collaborazione è quella con Brunori, con cui ha scritto ‘Quando guardiamo una rosa’. Questa è la traccia finale dell’album, sia strumentale che psichedelica ed è forse una delle più belle ed emozionanti parti del live.
In questo disco Motta ha tolto tutta la sovrastruttura dei lavori precedenti, mantenendo solo l’essenza. Questa operazione di tirare via il superfluo è molto complicato e di conseguenza, ritiene questo album più complesso e maturo rispetto ai precedenti. Questo aspetto si può notare anche durante i live della sua fantastica band: il messaggio arriva diretto in pieno viso al suo pubblico, senza bisogno di filtri. È come se durante il live si creasse una magia e non ci fossero barriere tra i musicisti e gli ascoltatori presenti.

Questi i brani cantati al concerto di Brescia
1) A te
2) E poi finisco per amarti
3) Estate d’autunno
4) Via della luce
5) Qualcosa di normale
6) Semplice
7) La fine dei vent’anni
8) Quello che non so
9) Sei bella davvero
10) La nostra ultima canzone
11) Del tempo che passa la felicità
12) Quando guardiamo una rosa
13) Se continuiamo a correre
14) Roma stasera
15) Ed è quasi come essere felice
16) Mi parli di te
17) Quello che siamo diventati
18) Abbiamo vinto un’altra guerra
19) Dov’è l’Italia

 

Cristina Mantesso

sopra, e qui sotto, due foto dell’artista in concerto, scattate da Cristina Mantesso, autrice dell’articolo

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