LIBRI – “Di cibo e di amore” di Marta Ajò

di FRANCESCO BETTIN     Un romanzo sul rapporto madre-figlia-cibo, da Graphofeel edizioni. Con un segnale forte, magari, chissà, un nuovo inizio

 

http://www.graphofeel.com          Una madre e una figlia, e al centro il loro rapporto. Al centro, poi un cammino fatto assieme con il cibo, con una dedica, alle molte altre, che fa intuire il difficile percorso, quel rapporto a tre così delicato seppur pieno d’amore. “Di cibo e di amore” è il libro appena pubblicato, per Graphofeel edizioni, di Marta Ajò, giornalista, dirigente del sito Donne ieri oggi domani, già dal 2005, e già incaricata di ricoprire la Vicepresidenza del Comitato di Parità presso il Ministero del Lavoro e quello degli Affari Esteri. Un problema molto serio quello col mangiare, che coinvolge moltissime persone, moltissime donne. E qui è una donna, una madre, a scavarsi dentro e a insegnare, forse, cos’è l’amore, anche a se stessa probabilmente. Un amore verso sua figlia che si sta abbandonando, lasciando andare, perdendo il proprio corpo. E al centro, in quel maledettissimo centro sempre il cibo, il rifiuto dello stesso. Nel bel libro di Marta Ajò prende consistenza e maturità una coscienza che potrebbe sembrare sopita, meglio, trascurata, ma che proprio grazie all’amore contrasta pesantemente la già difficile situazione, e via andare dunque. E’ naturalmente, dolorosamente un percorso duro che spaventa, quotidiano e amorevole quello con sua figlia e con quel rifiuto che distrugge. Le vite coinvolte. E’ un’autocritica, anche, un saper svolgere un compito ponendosi di fronte a uno sconquasso che sa di pazienza, medicine, annientamento, dove tutto è perduto o lo sembra. Dove bisogna saper andare avanti, contrastare, decidere. E dentro a quel mondo, rapporti. Con infermieri, medici. Io sono un corpo, e lei? Tanto per gradire. Spingersi nei pensieri arretrati, quelli presenti, scardinare il disagio e la sofferenza, la malattia. O almeno,, con tutte le forze provarci. Ed è una catarsi a ritroso, al pensiero fisso del dove e come è cominciato. Lei sembrava una bambola rotta. Già, vediamo sempre così le persone che non sono come noi, che non stanno bene e che con grossa fatica provano a resistere a loro modo, anche con rinunce. Ma dietro a tutto questo cosa c’è? E davanti, a venire? Tutto viene in mente alla rinfusa, i sensi di colpa, i viaggi avanti e indietro per vedersi, persino un incidente, persino delle canzoni di Mina, una su tutte sempre in testa. La coscienza. Sfide. Il tentare di trovare forza. Cercarla. Magari tutto si può addolcire, superare. Magari…Nel libro della Ajò, nelle parole scritte, nel tema e nella sua composizione diretta la delicatezza regna sovrana, come la forza potente del racconto, che travalica e supera alcune vette impossibili, invita a riflessioni, destina pensieri positivi oltre agli altri. Pensieri dai quali ripartire un domani, magari. Si, magari, dai. Ed esserci, di fronte a qualsiasi cosa. Esserci sempre, raggiungibili. Per la meta, quella nuova, quella che deve arrivare. Ancora una volte arriva dalla casa editrice Graphofeel un romanzo intimo, di bellezza paradossale alla situazione, che si fa leggere e appassiona. Qualche volta i brividi si traferiscono sulla pelle del lettore, arrivano dalle protagoniste. Brividi freddi pronti a esser condivisi. E a esser, con tutte le forze, appunto, superati, annientati. Perchè il bello deve ancora venire.

La maternità è di per sé la decisione di donarsi ad un altro essere. Il primo atto
che si compie è quello di offrire cibo, come in tutte le specie animali. Nelle società,
è segno di condivisione e amicizia. Nelle religioni un dono divino che si riceve.
Nelle tradizioni il pane va baciato, perché è prezioso. Non esiste solo un modo per
nutrire né il cibo giusto. È quell’insieme che passa alla nascita dai genitori ai figli.
Nella madre siamo abituati a considerarlo come un valore assoluto.
A volte qualcosa non va.
Nonostante l’amore. (Marta Ajò)

“Di cibo e di amore”, di Marta Ajò – Graphofeel edizioni, collana Intuizioni, pag. 102, disponibile in ebook, euro 14

sopra, la copertina del libro – qui sotto una foto dell’autrice, Marta Ajò

 

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