ARTE – Il Venezuela a Torino

di GIANNI MARIA TESSARI     Torino – Artisti venezuelani al MAU e Vito Navolio allo Spazio Garino

 

Come di consueto, il Museo di Arte Urbana di Torino, il MAU, ha inaugurato ieri Sabato 9 settembre 2023 la sua stagione di mostre ed eventi, presso la Galleria del Museo stesso, situata in via Rocciamelone 7/C a Torino. Il titolo della mostra è “Venezuela Visual II” ed è curata da Sonja Krstic e da Edoardo Di Mauro con l’allestimento di Alberto Garino, in collaborazione con Associazione Venezuela in Piemonte. “VISUAL II” vuole fare conoscere la cultura e gli artisti venezuelani che sono espatriati in Italia, sottolineando attraverso l’arte degli artisti invitati, anche le condizioni della nazione di provenienza e, per vicinanza, di tutta l’America Latina. Ovviamente considerando le differenza tra Stato e Stato, ma cercando di afferrare il “sentimento”, e spesso la condizione sociale, che li accomuna. Questo aspetto della mostra è inevitabilmente parallelo all’arte che, in sé e per sé, è l’essenza delle opere; aspetto che ha una più “sottile” presenza: occorre uno sforzo di “lettura” delle opere stesse da parte del fruitore per afferrarne la profondità. Certo, per una più profonda comprensione delle opere, sarebbe importante la possibilità di una interazione verbale con gli artisti che espongono, che con questa semplice lettura viene a mancare. In occasione del vernissage è avvenuta la lettura di poesie di Dorys Contreras, accompagnata da Omar Nùñez sul cuatro, strumento tipico venezuelano. Gli artisti in mostra sono: Maria Cecilia Peña, Fiorella Davila, Oswaldo Muñoz, Elizeth Rodríguez, Dorys Contreras, Maria de Jesus Requena, Isabella Rodríguez. La degustazione dei vini è stata a cura di Stuzzivino sito in Piazza Risorgimento 2/c. L’iniziativa fa parte del progetto Fucina Campidoglio. La mostra durerà fino al 23 settembre 2023.

In contemporanea, nello Spazio Garino via Rocciamelone 1/i Torino è stata presentata la mostra personale, intitolata “Sassolini”, dell’artista Vito Navolio, con la curatela e l’allestimento di Alberto Garino. L’esposizione tratta il sempre più difficile rapporto tra le persone che si relazionano nella nostra società attuale, sempre più accentrata nel virtuale, e che di conseguenza corre il rischio di “smaterializzare” le persone con cui ci si interfaccia nel nostro vivere quotidiano. Credo che per Navolio l’arte possa avere, per la “materia”, una funzione “ricostituente”, nelle varie accezioni del temine. Inoltre, il 20 settembre alle 18.30, presso la Galleria del Museo d’Arte Urbana avverrà un talk con Tamara Suju, che da tempo si interessa e interviene a favore dei diritti umani in Venezuela. Enti sostenitori: Regione Piemonte, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Camera di Commercio di Torino, Comune di Rivalta, Circoscrizioni 2, 5, 6, 7 Comune di Torino. Enti patrocinanti: Città di Torino, Consiglio Regionale del Piemonte, Accademia Albertina di Belle Arti. Sponsor tecnici : OIKOS La Pittura Ecologica, Fiammengo Federico srl. Partner: Officine Brand www.officinebrand.it, Garino Arreda, Galleria Campidoglio  www.galleriacampidoglio.it .

Info : + 39 340 9842979  335 6398351 info@museoarteurbana.it www.museoarteurbana.it

 

in alto – la locandina della mostra   sotto – una scultura di Maria de Jesus Requena  a lato – un momento della inaugurazione

   

 

sotto – un’opera di Isabella Rodrìguez    a lato – opera di Elizeth Rodrìguez

                                   

sotto – opera di Fiorella Davila

ancora sotto – opera di Vito Navolio

 

 

 

 

 

 

 

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