NOSTRA INTERVISTA – Rossana Casale, Grazia Di Michele, Mariella Nava

“Con TRIALOGO il nostro modo di intendere la musica e l’amore universale”. Un album che emoziona, fa riflettere, diverte musicalmente. Che bello vedere tre artiste così affiatate, che amano davvero la musica

 

Si intitola “Trialogo” , ne abbiamo scritto poco tempo fa proprio su questo sito, è l’album-progetto musicale del trio Cantautrici, ovvero tre signore della musica che rispondono ai nomi Rossana Casale, Grazia Di Michele, Mariella Nava. Tre nomi che non hanno certo bisogno di presentazione nè di introduzione, cantautrici raffinate, musiciste di grande esperienza, amiche affiatate di lunga data. Eccole qui, appunto con il loro album “Trialogo”, un percorso musicale riunito in un disco contenete 12 brani di grande effetto, scritto e suonato molto bene, una vera chicca musicale che invita all’ascolto, e che ascolto: a tal proposito, dopo l’articolo precedente che l’ha presentato abbiamo sentito le tre protagoniste in merito alla musica, in generale, e allo stesso loro progetto alla quale tengono molto, e che senza ombra di dubbio alcuno segnaliamo con vero piacere anche noi. Un’intervista che ci ha fatto davvero piacere fare, e della quale ringraziamo Rossana, Grazia, Mariella, tre splendide artiste.  Come nasce il progetto musicale “Trialogo”, un album davvero incantevole, e che cosa vi accomuna? ROSSANA: Il Progetto Cantautrici nasce dalla stima e da una amicizia fra tre musiciste con una lunga carriera alle spalle. Inizialmente volevamo solo condividere un tour estivo, poi ci siamo ritrovate al pianoforte e abbiamo iniziato a scrivere. Dai nostri lunghi confronti, di mattina presto al telefono, dal nostro sguardo sul mondo, sono nati molti temi importanti. Da li la voglia di scrivere ancora. Così ci siamo incontrate più volte o attraverso le mail, ci siamo scambiate idee di testo e di musica. Ognuna col suo studiolo creato in casa. GRAZIA: Nasce dalla volontà di unire le nostre penne e le nostre storie artistiche, siamo accomunate da un grande amore per la musica e da una forte sensibilità su tematiche sociali importanti. MARIELLA: Tutto è nato durante una conferenza stampa di un evento curato nella direzione artistica da Grazia. Eravamo state coinvolte per tenere individualmente i nostri concerti ed eravamo sedute una accanto all’ altra. Un colpo d’ occhio di Rossana le ha fatto fare una riflessione a voce alta : “ma noi tre, amiche da sempre, abbiamo mai fatto qualcosa insieme?”…. La risposta è stata: “no, ma facciamola! “e così abbiamo pensato ad un tour, prima e poi anche ad un album scritto e prodotto da noi tre. L’album parla molto d’amore: cosa sperate possa arrivare dai 12 brani a chi lo ascolta?  ROSSANA: Nell’album parliamo di amore universale; un amore poco ascoltato, spesso confuso, bistrattato, mal compreso e sfruttato nel suo termine originale. In nome dell’amore a volte si compiono azioni incomprensibili, addirittura terribili come le tante donne uccise ogni anno nel mondo. Stiamo assistendo a un’invasione e la distruzione di un popolo e la sua terra, fatta in nome dell’amore e la difesa di un altro popolo. Allucinante. In nome dell’amore si compiono però anche gesti meravigliosi che a volte vengono reputati ‘normali’. L’amore universale manda i suoi segnali, sta a noi ascoltarli. GRAZIA: Emozioni, riflessioni, spunti per approfondire, piacere di ascoltare della buona musica con delle parole poetiche e profonde, anche nel gioco e nell’ironia. MARIELLA : Beh, L’ hai un po’ detto nella domanda. Magari si riuscisse a spiegare il senso più profondo dell’ amore anche attraverso L’ ascolto di un disco. Velleitario forse, ma è proprio questo il filo teso su cui scorrono le canzoni, l’ amore declinato nelle sue varie modalità di espressione. Nelle sue vittorie, nelle sue sconfitte ma anche nella sua rivalutazione. Non è solo la relazione tra due individui che costruiscono una vita comune, ma è anche il sentimento che riesce a creare ponti tra noi, tra culture lontane, ragioni e urgenze differenti, quel sentire che riesce a nobilitare le nostra esistenza. Ci auguriamo che in tutte queste nostre riflessioni, qualcuno in ascolto, possa ritrovarsi. La canzone, la musica in generale cosa possono fare per chi sei sente solo, emarginato? Che ruolo hanno? ROSSANA: I testi di questo ‘Trialogo’ sono ponderati con attenzione e senza alcuna concessione alle furbizie di mercato. Siamo tre donne adulte, tre madri che guardano al presente. Fare musica ha una responsabilità: portare pensiero, salute mentale, cultura e quindi libertà. GRAZIA: Sicuramente la musica è un’ottima compagna di viaggio e di inclusione, parla di tutto e di tutti, per tutti. Ci si può sentire rappresentati e meno soli. MARIELLA :Una canzone può contenere in sè la potenza di un atomo. Qualcosa di apparentemente piccolo, leggero, inavvertibile, eppure con carattere esplosivo. Contiene energia buona. Può essere terapeutica, può risvegliare ricordi, può unirci a braccia levate in un concerto, può proiettarci in un progetto con una buona dose di speranza, è stella in una notte buia, è profumo in un’ alba, può farci compagnia quando lo vogliamo. Ci porta a tirare fuori il sorriso o la commozione. Tutto quello su cui la quotidianità tende a farci sorvolare, la musica ce lo rimette al centro e davanti a scatenare le nostre reazioni, per farci tornare a “sentire“, ad esser vivi e partecipare. Ognuna di voi interpreta nell’album un brano dell’altra, un bel segnale di amicizia. Quanto è importare saper amare un amico, e quanto saper ascoltare della buona musica? ROSSANA: Il nostro progetto promuove giovani cantautrici. Ne abbiamo 25 nella nostra ‘famiglia’. Tutte diverse una dall’altra, tutte straordinarie. Aprono i nostri concerti, ogni sera una di loro si fa conoscere al pubblico. Sosteniamo la scrittura femminile perché ancora oggi fa fatica a farsi strada nel nostro settore. Nel sito le potete ascoltare e vedere i loro bellissimi video. GRAZIA: Saper amare un amico? Certo che è importante, come essere amati .MARIELLA: Ascoltare della buona musica è come osservare una dieta sana. Dovrebbe essere prescritto da un medico di fiducia a tutti noi. Per quanto riguarda L’ amicizia si torna al concetto di amore perché è incluso. È uno dei nostri rapporti basici e fondamentali. Nessuno può dirsi completo se non ha avuto almeno un’ esperienza di amicizia vera nella vita. Sarebbe da psicanalizzare se non si fosse verificato perché L’ amicizia e qualcosa di necessario e puro, naturale ed importante per il nostro vivere e per la nostra maturità. Amicizia significa dedicarsi, significa rinuncia, complicità, significa sincerità, confidenza, fiducia. Significa poter contare sulla presenza nostra per qualcuno e viceversa, incondizionatamente da tutto. Chi trova un vero amico non trova solo un tesoro, ma trova soprattutto se stesso insieme a tutte le fortune del mondo. Vi chiamate cantautrici, termine he ha ancora un gran significato oggi. GRAZIA: Lo stesso di ieri, scrivere in prima persona. MARIELLA: Oggi più che mai. Oggi ancora e fortemente, perché le donne “ si devono raccontare “ in tutto quello che pensano e hanno da dire su molti argomenti. Quegli stessi argomenti su cui per troppo tempo non potevamo esprimerci per ingiustificata prepotenza. La Musica ci da una grande opportunità in questo senso e in Italia stanno nascendo tante belle realtà, giovani di talento  che noi stesse vogliamo guidare e sostenere anche con questo progetto. Come vedete la musica di questo periodo? Si sta perdendo qualcosa di buono per strada o c’è spazio per tutti? ROSSANA: C’è tanta musica oggi, forse troppa, forse troppo tutta uguale a se. Artisti nascono e muoiono nel giro di un anno. Il mercato è saturo. Il lato positivo è che ognuno ha la sua chance, quello negativo è che non tutti hanno il tempo di svilupparla. GRAZIA: Forse si è perso un certo tipo di ascolto attento e partecipativo, ma c’è ancor spazio per tutti, anche per questo. MARIELLA: La musica, quella bella, è fertile, c’è un grande fermento. Purtroppo c’è un parametro che non permette di rilevare i giusti gradi di merito o di qualità, una misura che non rende giustizia al valore delle attuali produzioni musicali e che anzi ne diventa punto di interferenza. Ed è il maledetto denaro. E’ lui l’unico elemento distorcente. Tutto quello che può essere messo più in vetrina, promozionato con maggior potere o conforto di investimento, adombra ogni altra cosa che esce in sordina. Il fatto è che il più delle volte la musica più interessante è proprio lì, in zone meno esposte. Però io ho fiducia nella capacità del pubblico di mettere presto a  fuoco, individuare le verità e riportare le cose nella giusta proporzione. I più attenti, i più analitici ci arrivano prima, ma la massa, anche tardando, segue a ruota per naturale istinto di ricerca di bellezza e non la si può beffare a lungo. “Trialogo” che posto occupa nel panorama musicale, a chi è dedicato? ROSSANA: “Trialogo” terminerà il suo percorso a fine settembre (3 anni tra scrittura, tour e promozione di 5 singoli). GRAZIA: Non so che vuol dire che posto occupa, non è chiara la domanda. E’ semplicemente un album rivolto a chi ha voglia di seguirci. MARIELLA: “Trialogo” mette insieme tante cose di questo nostro incontro. Non è una semplice esperienza comune. E’ crescita interiore per ognuna di noi, arricchimento artistico. E’ ricordo indelebile di questi anni di pandemia trascorsi tenendoci per mano e dandoci forza. E’ ancora conversazioni du quanto avevamo intorno, note e frasi che c hanno svegliate presto al mattino o tenute sul filo del pensiero nelle notti, da donarci e scriverci nei messaggi su Whatsapp per poi diventare canzoni…E ancora paure e abbracci e speranze e delusioni e fatiche e stenti e slanci e passione per quello che stavamo facendo. E ancora un tour sofferente di fermi e ripartenze con gli applausi che ci bagnano gli occhi ancora adesso, ogni volta che scendiamo da quei palchi su cui ci siamo unite in un canto unanime: “Trialogo” lo dedico a chi, come noi, ha ancora voglia di emozionarsi. E’ certamente un’opera felice. Continuerà con un tour e magari con altri album? ROSSANA: No, non credo ci sarà un secondo album ma chi può dirlo? Mai dire mai. E’ stato stupendo lavorare insieme. Tre identità artistiche definite che hanno trovato un punto comune di scrittura. Un viaggio pazzesco. A volte in salita ma sicuramente riuscito. Ne siamo orgogliose. GRAZIA: Siamo ancora in tour ma l’esperienza finirà qui, ognuna di noi ha nuovi progetti. MARIELLA: Chissà…Sarà il tempo a decidere quel che verrà, come sempre.

intervista a cura di FRANCESCO BETTIN

sopra, una bella immagine delle Cantautrici, ovvero, da sinistra, Rossana Casale, Mariella Nava e Grazia Di Michele. Qui sotto la copertina dell’album “Trialogo”

 

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