LIBRI – ” ‘Nu piezzo ‘e vita” , ricordando Squitieri

Ottavio Fusco Squitieri ricorda con un gran bel libro il regista e marito, forte uomo del suo tempo. Da Santelli editore un omaggio vivo, sincero, emozionante

 

Ottavia Fusco Squitieri è una donna di grande fascino e temperamento, un’attrice e cantante che con un dolcissimo omaggio fatto al suo compagno, marito scomparso, il regista Pasquale Squitieri, testimonia un amore “lettera per lettera” del suo nome. E lo fa andando al fulcro del sentimento, riproponendo, più che mai giustamente, l’attenzione e il voler tener vivo il ricordo di un artista scomodo a molti, amato e odiato, senza mezze misure. Pasquale Squitieri viene raccontato dalla moglie in un bel libro che consigliamo, ” ‘Nu piezzo ‘e vita – Il mio amore per Pasquale, lettera per lettera”, pubblicato lo scorso novembre 2021 da Santelli editore, con la prefazione di Barbara Alberti, l’introduzione di Massimo Cotto, e la postfazione di Matteo Fantozzi. Un atto d’amore, la storia di quel grande amore vissuto da Ottavia e Pasquale diventa un nitido ritratto di una personalità sorprendente di un regista attento, capace, un maestro del cinema, al tempo stesso un uomo non vincolato a nessuno. Una quindicina di capitoli, ognuno contrassegnato con una lettera, che “spiega” un aspetto della loro vita, quella che va nei particolari e che riguarda tra le altre cose, solitudine, amori, eros, umorismo, ira. Un atto d’amore, si diceva, che approfondisce la figura dell’artista ma soprattutto dell’uomo, in un diario di vita anche intima che emoziona, racconta, dichiara. Del resto è il titolo stesso, assieme alla foto di copertina, che parla, per questo piezzo ‘ e vita passato assieme tra dolcezza e infinito amore. Amato e odiato, come dichiara la stessa Ottavia, eppure comunque grande artista, diretto, lucido, ottimo regista, importante uomo del nostro secolo. Un libro che siamo certi era atteso dagli ammiratori di questo regista così attento, napoletano verace, che ha narrato con una mano particolarmente impegnata i rapporti mafia-politica, ma anche le vicissitudini dei tempi moderni, dalla droga al terrorismo. Un vero maestro del cinema, come fortunatamente altri in Italia, terra d’artisti spesso non capiti in casa propria. Un libro che poi, fortunatamente, e grazie all’impegno, all’amore messo da Ottavia Fusco Squitieri, innanzitutto non tradisce il pensiero dell’artista e dell’uomo, anzi, lo mette in evidenza, tracciando a chi non lo conosce abbastanza un ritratto argenteo e vivo, forte, energico, come Squitieri stesso, penso, avrebbe desiderato. E anche un libro da gustarsi pian piano o tutto d’un fiato, che ci ha fatto un grande piacere leggere. Si’, perchè ci troviamo dentro varie essenze, dalle provocazioni, di cui era non maestro, di più, e pagine splendenti di eros, e di ricordi, orari, impegni, di spiritualità, di quei ultimi giorni toccanti. Solo Ottavia poteva dare un’immagine così di Pasquale, nella sua, nella loro Quotidianità concessa al lettore, struggente e dolente, radiosa e solare. Il libro è dedicato ai genitori dell’autrice, il minimo che posso fare. Barbara Alberti nella prefazione il regista cita come “intrepido e furioso davanti alla vita e alla morte”, e ne ha ben donde, segnale che anche Massimo Cotto, nell’introduzione, conferma: “un intellettuale atipico”, con lei “una poesia dadaista”. Bei pensieri che restano, un paesaggio all’orizzonte che guarda al sereno, nonostante la malattia, la morte. Squitieri, qui nel suo ultimo “film”, che Ottavia Fusco Squitieri “dirige”, tra pensieri, aneddoti, tutte le loro Libertà.

FRANCESCO BETTIN

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