ARTE – A Torino “UN CORIANDOLO NERO…LA VIA DEL FOLLE”

Inaugurata da pochi giorni nel capoluogo piemontese terminerà il 4 marzo 2022. A Venezia in presenza virtuale fino al 1 marzo

 

sopra, Coriandolo nero – “Piccico” – Fausta Bonaveri          La Via del folle è una via dolorosa e giocosa. La si percorre camminando a testa in su, a causa di un destino che non si è saputo o potuto vedere, oppure volontariamente colmi di curiosità verso il fantastico. Un tempo ci furono “navi” adattate alla necessità; in tempi a noi molto più vicini si costruirono recinti elettrificati per il contenimento, ospedali non solo ospedali: officine per esperimenti sui “giochi” della mente (e del corpo). Lungo la Via possiamo trovare giullari più grandi dei Re, accanto a cortigiani mascherati per nascondere i propri volti bramosi di peccato o per inscenare vite diverse o per nascondersi dalla peste; possiamo incontrare artisti perduti dentro approcci neuronali un po’ bislacchi, spesso colorati e meravigliosi, mentre creano diverse visioni prospettiche; troviamo cartomanti, maghi e streghe ma anche ingegneri e scienziati astratti da buchi neri e stelle, qualcuno sostiene siano senzienti, le stelle ovviamente. Incontriamo meccanici che aggiustano la materia guastata rendendola nuovamente “macchina” di vita. La Via è stretta, racconta storie; la Via è larga, ci si tiene per mano spalla a spalla; la Via è un sentiero che non conosciamo anche se lo “leggiamo” su una cartina topografica. La Via del folle è un mazzo di carte composte da soli Jolly, che possono assumere l’aspetto della carta desiderata, così vince! Ma possono ostinarsi in una trasformazione non desiderata, così perde! Comunque giochiamo su un tavolo che ha dimensioni variabili come un prato seminato a scacchiera simile al campo di Alice. E, attenzione, abbiamo necessità di “regole” per giocare e per comunicare. Segniamo carte per barare al gioco, e danziamo segni per comunicare amore. L’odio ha ritmi di cannone o di mitraglia ma è anche silenzioso e subdolo. La Via del Folle, la Via della Vita, la Via del Gioco, si e ci confondono nella gioia e nel dolore, vissuti nel Tempo che ci costruisce e spesso ci imbroglia, mimetizzandosi in un Coriandolo Nero che tutto risucchia. Molte altre Vie percorriamo durante la vita, quella del Folle-Gioco le integra tutte, occorre solo aver la fortuna di esserne, almeno un poco, consapevoli e accettare la ruota che gira dieci e dieci volte ancora. Il Destino è un’opera d’arte in divenire, come si usa dire oggi: un Work in progress. Possibili infiniti e infinite immagini formano la grande opera dell’Universo. Alcune di queste immagini di dimensioni “variabili” sono visibili visitando la mostra “Un coriandolo nero … la via del folle” presso lo spazio MECANIKóS MECANIKóS, in Via Salgari 9 a Torino, curato da Fausta Bonaveri e da: fff – finzioni falsità follie . Dentro lo spazio trovano luogo opere di vario genere, dalla “clonARt” ai “Piccichi” di Bonaveri stessa, agli acquerelli di Rosanna Masoero, ai collage di Gabriele Boccacini e molto altro ancora. Ma ciò che rende l’esposizione così fantasticamente “sciamanica”, è che tutto l’insieme di infissi, di opere, di mobili e di luci, costituisce la “vera” opera d’arte. Un’opera “contenitore” fluttuante a causa del mutare della luminosità e delle immagini in continua trasformazione, molte delle quali provvisorie e anche in possibile “migrazione”. Lo spazio di via Salgari 9 è, di fatto, un laboratorio dove l’arte si crea, si costruisce, si modella soprattutto ad opera dei Meccanici del Transfinito –  א.0 (AR, Antonia Ribes, Rosanna Masoero, Gianni Maria Tessari, Gabriele Boccacini, Claudio Panero, FAUSTina). Sono meccanici che forniscono questo spazio espositivo di prototipi di opere, di idee in formazione, di speranze, forse di follie, di oggetti e di colori, che, una volta formati in modo definitivo/provvisorio, potranno trovare ubicazione nell’altro spazio espositivo, più “tradizionale”, non ancora in funzione, sito in via Salgari al numero 1. “Un coriandolo nero … la via del folle”, che è stata inaugurata a Torino, in presenza reale, il 9 febbraio e terminerà il 4 marzo 2022, sarà a Venezia, in presenza virtuale: “Esalta la festa dei folli e il Carnevale”, con l’alleanza del Petit Point Poétique Mobile, dal 12 febbraio al 1° marzo. Tutte le tavole e gli acquerelli di Aghèlia Mònon, dell’artista Rosanna Masoero, si possono trovare riprodotte nel libro di Dario Chioli “Aenigmata” . Le opere di Gabriele Boccacini dedicate a Piero della Francesca e le maschere ispirate ad Andrea Mantegna sono state realizzate nell’ambito del progetto Metropolitan Art a cura di Stalker Teatro. I due cicli completi delle opere/maschere sono visibili nello spazio espositivo StudioS . Gli orari per visitare la mostra di Via Salgari 9: mercoledì, giovedì, venerdì; ore 15-18; è gradito l’appuntamento, per info cell. 3393504072

GIANNI MARIA TESSARI

sotto, Aghèlia Mònon – Acquerello – Rosanna Masoero e LIMEN – Piero della Francesca – collage – Gabriele Boccacini

 

 

ancora sotto, Sono folle? – Olio su tela – Gianni Maria Tessari e Venezia, Max, Coriandolo, fff – “Piccico” – Fausta Bonaveri

 

5 commenti su “ARTE – A Torino “UN CORIANDOLO NERO…LA VIA DEL FOLLE””

  1. Simonetta Tonci Violi

    Siamo tutti folli, l’importante è essere anche interessanti e belli come lo siete voi! I miei complimenti e auguri…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito è protetto da reCAPTCHA, ed è soggetto alla Privacy Policy e ai Termini di utilizzo di Google.