La vera storia del topo più famoso del mondo in un libro, scritto da Dario Amadei con Elena Sbaraglia, Graphofeel edizioni. Nascita e sviluppo del personaggio, con chi gli gira intorno…
Divertente, approfondito, ecco un libro che scava nella storia (e nella sua origine) di un personaggio a fumetti molto amato e molto letto, “Mickey Mouse – la vera storia del TOPO più famoso del mondo” , pubblicato da poche settimane da Graphofeel, scritto da Dario Amadei con Elena Sbaraglia. Una biografia romanzata che parte dalla nascita del personaggio, nel 1928, quando Walt Disney lo creò. Un topo, questo Topolino, che attraverserà tutto il Novecento e oltre, attraverso la rivista omonima e le sue avventure, anche fimate e mute, quindi costantemente alle prese con i piccoli e grandi cambiamenti storici e sociali. E’ un libro particolarmente indovinato questo, certo per chi ama i fumetti, quelli di Disney in particolare, ma anche per chi sociologicamente volesse approfondire un fenomeno di costume nelle storie di un…topolino, appunto. “A Topolino, che se non ci fosse bisognerebbe inventarlo” è la dedica iniziale del libro, significativa e indicativa sul fenomeno. Topolino il saggio, è quello che ha sempre in mente e che trova le soluzioni per i problemi, una mente proiettata nel futuro che conferma oltretutto la vincente longevità. Il libro di Amadei e Sbaraglia colpisce per la meticolosità e l’attenzione rivolta a questo personaggio, quindi per gli scritti che lo analizzano per bene, ed è corredato di bellissime illustrazioni che fanno presto a inviarci (da lettori) in quel mondo dorato delle storie di Topolino, alle prese con lo stralunato Pippo, o col commissario Basettoni, o più ancora con l’amata Minni, con la quale da sempre forma una coppia invidiabile e simpatica. Il libro va anche a scandagliare giustamente gli aspetti che possono essere meno conosciuti dal lettore, le traversie incontrate nelle pubblicazioni, le censure, le avventure nel cinema del personaggio lasciando spazio anche a piacevoli incontri, come quello di chi l’ha disegnato, curato, diretto nelle riviste, nelle sue storie. E oltre ai già citati personaggi, non vanno certo dimenticati nemmeno Pluto, Macchia Nera, Orazio e Clarabella, un vero e proprio mondo a parte che in Topolinia (non poteva che essere chiamata così, la città dove tutto si anima) trova la sua esatta dimensione, uno standard che si propone per divertimento ai più piccoli ma che conquista sicuramente anche il pubblico adulto, cosa non da sottovalutare. Un libro, “Mickey Mouse”, che spiana la strada a ogni significato sia poetico che pratico del personaggio disneyano, della sua cultura, dei corti cinematografici che ha animato, e tutto ciò si affianca agli aneddoti e alle informazioni più varie e allargate che spiegano momenti storici, usi e costumi, perle che non avremmo altrimenti mai conosciuto, e questo proprio grazie a un lavoro profondo fatto dagli autori, che sbriciolano e snocciolano notizie su notizie, informazioni su informazioni. Un libro che è un vero piacere, un godimento puro leggere, che ci fa riportare alla nostra infanzia, e che in un altro senso continua nella tradizione che è passato, presente e sarà certamente futuro. Topolino è il topo per antonomasia, è l’accarezzevole animale a cui tutti vogliono bene, è un’icona di precisione e sapienza. Un piccolo roditore, qui assunto a protagonista della sua vita in città, che in Italia è sempre stato molto amato e letto, che ha formato molte generazioni, che nel nostro Paese ha trovato consensi e piacevolezze grazie a chi si è occupato di lui, dal disegnatore Guglielmo Guastaveglia in poi, fino ai giorni nostri, con il susseguirsi creativo. E le curiosità che attorno al personaggio si avvicendano in questo volume sono decisamente tutte da godersi. E’ un modo leggero per entrare nel cuore del fumetto, nell’anima di Walt Disney, una lettura divertita e appunto, molto divertente.
FRANCESCO BETTIN