INCONTRI CULTURALI – Edoardo Albinati a Valdagno

“Uscire dal mondo”, privilegio o tormento? Serata con lo scrittore e il suo ultimo libro venerdì 18 novembre alle 20.30, Palazzo Festari

 

Grande serata con lo scrittore Edoardo Albinati, a Valdagno per gli incontri culturali Guanxinet, con appuntamento a Palazzo Festari venerdì 18 novembre 2022, ore 20.30. Albinati presenta nella cittadina il suo ultimo libro “Uscire dal mondo”, (RIzzoli) che affronta il tema della solitudine, e del proprio stato rapportato a se stessi e agli altri soprattutto in caso di negazione al prossimo, o al contrario, quando è il prossimo a isolarci. Cosa accade dunque in quei momenti? Come reagisce la mente? E’ il continuo dibattito personale che ogni tanto tocca tutti, meglio star soli o meglio vivere una certa solitudine? E’ quello che la vita ci riserva, si sa, spesso è inconciliabile con i nostri desideri o addirittura ci complica la vita e può essere per sempre. In questo bel libro, scritto sempre con uno stile impeccabile Edoardo Albinati propone tre racconti incentrati su altrettanti personaggi, un giovane, il Ragazzo A, una ragazza, la figlia strana, e un artista scontroso, poco incline agli altri, dal titolo Oubliette. Sono le ossessioni, le disperazioni dei nostri giorni soprattutto dopo la pandemia, che si sono accentuate nonostante ce le portassimo appresso da ben prima dell’evento. Albinati spiega i suoi personaggi raccontando le loro giornate, i minuziosi attimi che scandiscono le ore cercando di far capire davvero chi abbiamo davanti in questo scorrere di pagine, occasioni per capire, capirsi. Con l’autore dialogherà Tiziana De Cao di Guanxinet, in questo nuovo, frizzante appuntamento da non perdere. La serata è realizzata in collaborazione con la Libreria De Franceschi e con Martininet.it, ed è come sempre a ingresso libero.  È possibile vivere “fuori dal mondo”? Si tratta di un desiderio legittimo o di una condanna? Da una parte vorremmo essere lasciati finalmente in pace, ma al tempo stesso temiamo la solitudine come la peggiore delle infelicità. In queste pagine Edoardo Albinati prova a raccontare cosa accade quando ci rendiamo inaccessibili agli altri, oppure sono gli altri a confinarci su un’isola senza vie di fuga. La vita precipita in un pozzo per scelta, per errore o per destino, e niente tranne un miracolo sembra possa tirarci fuori. Un tormento, quello di rendersi conto di reagire e di essere ancora presenti a se stessi che è anche un privilegio, un combattimento col mondo, una sorta di confronto in un tema che è tra i più attuali, dove ognuno ha a che fare con i suoi fantasmi mentali, i propri limiti caratteriali. Albinati si muove con una scrittura esatta e inarrestabile dentro le ossessioni del nostro tempo, per far emergere sentimenti che riguardano tutti: la paura del giudizio altrui, il febbrile desiderio di essere compresi. L’autore romano è nato nella capitale nel 1956 e da molti anni lavora come insegnante nel carcere di Rebibbia. Molti i libri da lui scritti, Maggio selvaggio, Orti di guerra, 19, Tuttalpiù muoio (scritto con l’attore Filippo Timi) e ancora Un adulterio, Velo Pietoso, tra gli altri. Nel 2019 ha vinto il Premio Strega con La scuola cattolica, dal quale è stato tratto anche un film.

 

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