LIBRI – “E.T. L’incredibile storia di Elio Trenta”

Da un’idea dell’attore Luigi Diberti, il testo di Gianmario Pagano sulla figura di Elio Trenta, visionario dall’intuito geniale inventore del cambio automatico. Da Graphe.it edizioni

 

Su Elio Trenta, geniale giovanissimo inventore di Città della Pieve è stato fatto anche un ottimo spettacolo, su questa sua storia così passionale e piena di ingegno istintivo. Sul testo di Gianmario Pagano, “E.T. L’incredibile storia di Elio Trenta” portato in scena a Todi Festival il 2 settembre 2021, e successivamente a Roma, proprio dall’attore Luigi Diberti (con Raffaele Toninelli musicista in scena) dal quale parte l’idea. Diberti, grande attore, non poteva probabilmente esimersi dal pensare a un progetto come questo da dedicare al suo concittadino (anche lui abita a Città della Pieve) Elio Trenta, alla sua visionaria idea che avrebbe potuto cambiare anni fa, brevettando il primo cambio automatico, il mondo dei motori. Il monologo è stato da poco pubblicato da Graphe.it edizioni, con il patrocinio del Comune di Città della Pieve (Perugia), con l’introduzione del regista Marco Tullio Giordana e un’appendice di Piercarlo Concone. Un monologo teatrale che affascina, come del resto la figura di Elio Trenta, purtroppo deceduto giovane senza aver potuto vedere concretizzarsi il cambiamento oggi all’ordine del giorno sulle auto, o quasi, con l’innovazione del cambio automatico. Sfortunato Elio Trenta lo fu anche nella poca lungimiranza incontrata da parte dell’industria automobilistica che sottovalutò la cosa propostagli, scartando di fatto il progetto e “bloccando” in qualche modo la storia dei motori, che solo più tardi riuscì a entrare nel merito. Ma il giovane Elio purtroppo era già mancato, e quel dispiacere gli rimase nel cuore e nell’animo. Il monologo teatrale di Pagano mette a punto tutta la figura del giovane inventore umbro, scandaglia il suo pensiero nei dettagli e lo fa raccontare in prima persona, facendo uscire un ritratto decisamente avanti del ragazzo, ma anche molto umano, sinceramente umile benchè lucido nelle sue idee. Leggendo le pagine di questo libriccino simpatico , informativo, che finalmente dà a Elio quello che era suo, cioè quell’idea originale e rivoluzionaria, ci si imbatte nel puro pensiero di Trenta, nelle sue radici, quella città che tanto amava, nella sua passione per i motori che tramite la sua fantasia illimitata riusciva a elaborare con calcoli, disegni. E’ un testo divertente, e certamente molto ben scritto, che riconosce al giovane inventore mancato troppo presto, giusto a soli vent’anni, un destino inesorabilmente segnato e tragico. La presentazione del progetto purtroppo non portò a nulla, se non alla delusione di Elio. Ma il giovane inventore era carico d’ironia, e sapeva farsi  benvolere anche se di fronte alla morte fu solo, trovato solo ore dopo dal fratello e dal padre. Un colpo di teatro, si potrebbe dire, un estremo raziocinio di pudore, un tirarsi da parte. “A un certo punto, ogni motore si spegne” si legge in prossimità del finale. Ma il fatto di aver preso a cuore questo ragazzo che si affacciava alla vita pieno di speranza e progetti, da parte di Graphe.it edizioni, di Gianmario Pagano che ha scritto il testo, e di Gigi Diberti, che partendo dalla sua sensibilità ha dedicato il proprio pensiero a Elio, fa tutto onore a loro e al giovane ingegnere, come veniva chiamato. Una bella storia italiana, vera, sincera, appassionante, una pagina di storia del Novecento che ci viene consegnata per fortuna senza cadere nell’oblio. Bravi tutti, dunque. Con Elio Trenta che rimane nei cuori.

FRANCESCO BETTIN

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