INCONTRI – Michela Marzano a Valdagno

Mercoledì 3 novembre a Palazzo Festari serata “Un Libro in Rete” di Guanxinet con presentazione di “Stirpe e vergogna” , ultima fatica della filosofa

 

Fuggo da quando ero piccola. Fuggo dal mio passato. Fuggo dalla colpa. Ma qual è esattamente la mia colpa? E’ la filosofa e scrittrice Michela Marzano l’ospite, ancora una volta prestigiosa, degli incontri “Un Libro in Rete” curati da Guanxinet, Valdagno, che proprio nella cittadina laniera presenzierà mercoledì 3 novembre, con inizio alle ore 21.30 a Palazzo Festari. La serata-incontro prevede anche la presentazione del nuovo libro della filosofa, “Stirpe e vergogna”, in dialogo con Maria Cristina Benetti. Incontro importante, come sempre quelli di Guanxinet a Palazzo Festari, su questa pubblicazione edita da Rizzoli, dove si racconta di un passato familiare intrecciandolo con pagine più controverse della storia del nostro Paese, in uno svilupparsi emotivo forte.  Michela non sapeva. Per tutta la vita si è impegnata a stare dalla parte giusta: i fascisti erano gli altri, quelli contro cui lottare. Finché un giorno scopre il passato del nonno, fascista convinto della prima ora. Perché nessuno le ha mai detto la verità? Era un segreto di cui vergognarsi oppure un pezzo di storia inconsciamente cancellato? “Sono stata pure io complice di questa amnesia?” si chiede Michela dopo aver ritrovato una vecchia teca piena di tessere e medaglie del Ventennio. Sono le vicende famigliari che ispirano la Marzano, che riguardano il nonno Arturo e il nipotino Jacopo, consentendo all’autrice un percorso da ridisegnare, constatando la donna che è oggi, costellato di dubbi e riflessioni: il rapporto complicato con la maternità, il legame tra sangue, eredità e memoria, e quel passato con cui l’Italia non ha mai fatto davvero i conti. Il risultato è uno spietato autoritratto che va molto al di là del dato personale, in questo Paese di poeti, di eroi, di santi e (così pare, ad ascoltarne i nipoti) di milioni di nonni partigiani, mettendo in luce la rimozione collettiva dell’humus fascista in cui affondano le radici di molti alberi genealogici. Tra romanzo e memoir, un libro dalla voce schietta e incalzante, che pur sospendendo il giudizio non smette di interrogarci e di invitarci a coltivare la memoria, perché “solo così si può sperare che certe cose non accadano più”. La Marzano è scrittrice, filosofa, editorialista de “la Repubblica” e de “La Stampa”. Ha pubblicato, tra gli altri, Volevo essere una farfalla (2011), L’amore è tutto: è tutto ciò che so dell’amore (Premio Bancarella 2014), Papà, mamma e gender (2015), L’amore che mi resta (2017) e Idda (2019). Per assistere all’incontro, obbligo di green pass e mascherina. Info, www.guanxinet.it, tel. 0445-406758.

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