VISTO DA NOI – Venditti a Este

Quando Venditti canta e ci racconta un po’ di sè. Grande successo del concerto a EstEstate Festival

 

sopra, Antonello Venditti in concerto a EstEstate Festival  foto di Elisa Anastasi, Delphi International srl            Come riesca Antonello Venditti a vivere una nuova giovinezza questo rimane un mistero per tutti. L’energia dimostrata qualche giorno fa ad Este, nel suo concerto live Umplugged, inserito nella straordinaria programmazione allstars di EstEstate Festival, ha stupito ancora una volta ed è stato apprezzato da tutto il numerosissimo pubblico accorso a vederlo all’Arena del Castello Carrarese. Del Festival, e del calendario in programma parliamo poi, occupiamoci ora di Antonello Venditti, che ancora una volta dimostra a tutti noi, a se stesso e ai suoi colleghi quanto di passionale ci sia  da trovare dentro la musica, e quello che un vero amante di essa come lui ci può mettere, quel che sente. Uno straordinario concerto di due ore e mezza senza interruzioni nè pause, un continuo metter l’anima propria sul palco e offrirla agli spettatori. E’ chiaro che essendo il suo lavoro, di sicuro molto amato, ci può stare ma non è certo scontato perchè Venditti mostra la miglior parte, la faccia buona del musicista, quella appunto della passione, a differenza di molti suoi colleghi blasonati o, addirittura, ai primissimi imberbi successi. Un dialogo tra amici col pubblico, questo è stato il concerto, una ventina di canzoni suonate con grinta e voglia di esserci, sopra quel palco, a contatto con la gente. Si parte con “Sotto il segno dei pesci”, uno dei suoi evergreen, per proseguire con “Bomba o non bomba”, raccontando quello che c’è dietro le canzoni, le storie vere che diventano musica e parole, prosegue con “Sara”, e “Piero e Cinzia”, una storia di amori perduti e ricercati in un’afosa estate milanese, alla corte di un concerto di Bob Marley a San Siro. Il nostro ha energia da vendere e i suoi racconti sono pieni di entusiasmo, e di aneddoti che fanno anche ridere dove è il caso. “Le canzoni  prendono il volo, appartengono a tutti“, questo è il suo pensiero, e ricorda anche che quella nata sotto il segno dei pesci non è una donna, ma la vita. Proseguendo nel suo cammino si va al “Giulio Cesare”, lo storico liceo romano dove si vivevano anni belli, in una capitale altrettanto bella, come il Paese; poi si sofferma un po’ sui rapporti  familiari avuti coi genitori e con la madre, grecista importante scomparsa a 94 anni, non è certo tenero, per le umiliazioni subite da ragazzino, mentre diverso è stato, più in là negli anni,  il rapporto col padre che gli ha fatto capire il ’68, l’Italia come girava. Sono anni di rabbia, e di coscienza collettiva e personale, che Venditti ricorda con “Roma capoccia”, una splendida, emozionantissima “Compagno di scuola” solo, al piano, decisamente uno dei suoi brani più belli di sempre, anche sentito oggi. Poi racconta dell’amicizia con Lucio Dalla, in un brutto momento della sua esistenza, dove pensava anche di farla finita, svelando così un lato intimo senza pudore, altra cosa da apprezzare. La storia musicale continua con l’esecuzione di “Ci vorrebbe un amico” (dedicata proprio a Dalla non una ma migliaia di volte), “Notte prima degli esami”, “Dimmelo tu cos’è”, “Dalla pelle al cuore” “Unica”. Molti ancora gli aneddoti spesso raccontati nel mezzo, poi è la volta di “Unica”, “Amici mai”, “Che fantastica storia è la vita”, “Alta marea”, fino al gran finale, un bis senza mai andarsene dal palco, con “Benvenuti in paradiso” (“non ci meritiamo nessun inferno, lo stiamo già vivendo, è questo”) , “In questo mondo di ladri e “Ricordati di me”. certo, in una vasta produzione come la sua è immancabile far perdere le tracce di altre canzoni , non cantandole, ma è fisico, altrimenti il concerto dovrebbe durare il doppio. Grandissimo successo dunque, con pubblico in visibilio. Parlando di EstEstate Festival invece c’è solo una cosa da dire, una rassegna molto ben organizzata, con grandissimi nomi della musica e del cabaret, che è riuscita nell’intento di “arrivare” subito al grande pubblico, nonostante sia la prima edizione. Un grande applauso agli organizzatori.

Francesco Bettin

sotto, altre immagini di Antonello Venditti in concerto a Este – foto di Elisa Anastasi, Delphi International srl

 

 

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