POESIA – Zineb Saaid

Tra patrie e amore si muove il canto speranzoso alla
Vita cantato dalla poetessa marocchina ne “I frammenti della patria” edito da Lilith Books

 

Zineb Saaid è poetessa, scrittrice e tanto altro, ma è soprattutto donna, nata in Marocco. La profondità delle sue radici si presenta nel “disegno” della sua scrittura in lingua araba e si percepisce nella coloritura , non distorta dalla traduzione, della sintassi compositiva e, ovviamente, nel suo contenuto poetico e descrittivo. Le sue poesie, i suoi racconti brevi, sono il frutto di una mente “femminile” più abituata, spesso per necessità, a essere “elastica” nell’interpretazione e nella fruizione del Mondo. Una capacità che le permette di interagire con la propria intimità e, contemporaneamente, con la realtà quotidiana sia privata che socio-politica, in un continuo amalgama di percezioni. Queste due principali realtà, non sono mai completamente disgiunte, soprattutto in una persona, ancor più in una donna, “straniera” in una Patria non “sua”. Per Saaid la Patria è il “luogo” idealizzato che ha i confini segnati dai profumi, dai colori, dalle forme e dai sentimenti di vite vissute insieme con Amore, e si contrappone alla Patria-Nazione rigidamente “segnata”, confinata, dal potere economico e politico. Con uguale valenza si intuisce il suo sottolineare l’Amore con la A maiuscola; un Amore di coppia idealizzato, che invece cova il non amore, dovuto alle differenze ataviche di comportamento e di sensibilità, che nella società umana crea l’enorme “differenza” di valore sociale ed economico, tra il maschio e la femmina. Scrive Pietro Basso nella sua prefazione al libro “I frammenti della patria”, scritto da Zineb Saaid, edito da Lilit Books: “… aspro e contraddittorio e talora tragico percorso di tutte quelle donne, arabe, che non vogliono essere ‘donne qualsiasi di proprietà di un uomo’, e cercano nella scuola, nell’istruzione, la propria strada di emancipazione”. La visione idealizzata dell’Amore e della Patria, oltre a essere un umano bisogno di ‘sicurezza’, nelle poesie e nei racconti di Saaid sottende una provocazione metaforica di un ‘racconto di vita’ non condiviso realmente tra gli amanti, e al contempo sottolinea, come ancora scrive Basso, che “… Questi antagonismi sociali spiegano perché i personaggi femminili e maschili dei racconti, così imbevuti dell’amor di patria, siano in effetti dei senza patria”. Scrive Zineb in un suo racconto: “… Vorrei trovare una legge che mi trattasse come un essere umano”, su queste parole si piegherebbero in molti, ma non lei, non Saaid. La sua forza vitale le ha consentito di emanciparsi conseguendo una laurea in letteratura araba presso l’Università Molay Ismail di Meknes, un diploma in giornalismo a Casablanca, una laurea magistrale in Lingua e civiltà dell’Asia e dell’Africa mediterranea all’Università Ca’
Foscari e un master in Integrazione Europea: politiche e progettazione comunitaria a Padova. Una ulteriore spiegazione dell’Amor di Patria e dell’Amore in genere si trova nelle parole di un suo racconto: “… Ci sono patrie che vivono dentro di noi, le portiamo con noi ovunque andiamo, e ci sono patrie in cui abitiamo. La patria non è solo la prima storia d’amore, non è l’albero dei sogni, non è il ricordo dei bellissimi momenti della vita, non è
solo dignità … la patria è molto di più di tutto questo …”; con queste parole, dove patria e amore iniziano con una lettera minuscola, si svela la visione vera della realtà quotidiana che avvolge Zineb Saaid. Nel suo scrivere, qua e là, si possono anche sentire il canto, i profumi, l’intensità dei sentimenti di mille fiabe notturne, ma queste ‘vivono’ sempre accanto a una realtà più ‘cruda’; alcuni suoi versi cantano: “… Con orgoglio mi dicesti che le colombe in patria si posano sulle guance delle fanciulle. E io ti risposi che verso di me, queste colombe non sono state affatto clementi. Hanno estratto dal mio sangue il loro nutrimento e mi hanno abbandonata …”, e in una conversazione tra i suoi racconti si legge. “ … mi ha detto: mi sono stancato della doppia assenza, stancato dello
sguardo della gente e del loro disprezzo, mi sono stancato di vivere la vita da straniero, da immigrato isolato. Vorrei portare i bambini a vivere vicino alla loro famiglia, nella loro patria … E cosa hai trovato? … Ho trovato il dolore che mi stava aspettando …”, pare non esserci speranza, nessuna fiaba a consolare! Saaid, la donna, la poetessa, la madre, sa che non può e non potrà esistere la sua libertà e la libertà in genere, se non si creerà una reale parità di dignità, di possibilità di studio, di lavoro e di rispetto, tra maschi e femmine, che attualmente, poco più poco meno, non esiste in nessun Stato/Patria. Le poesie e i racconti di Zineb Saaid sono un canto alla Vita; pur sottolineando dolori, violenza e razzismo, sono un anelito all’essenza ideale del vivere un Mondo che è, o almeno dovrebbe essere, la ‘patria’ di tutti. Zineb Saaid ha pubblicato: nel 2006 una raccolta di racconti intitolata “Un matrimonio rosso per il risveglio”, con la casa editrice Dar alwarzazi linasher wa tawzeea; nel 2015 una raccolta di poesie intitolata “Il viaggio dell’anima”, Edizioni del Faro; nel 2020 i racconti “I frammenti della patria” per la casa editrice Lilit Books. Traduzioni di Dalila Menacer. Per informazioni: said.zineb@gmail.com – www.lilitbooks.it

Gianni Maria Tessari

 

Una donna speciale

Sei la melodia cantata in una dolce sera
Sei lo stormo di uccelli in cielo, tutti in fiera
Tu profumi d’arancio e impregni all’alba i campi
E col chiaro di luna lo sguardo tenero di due innamorati riempi
Una poesia d’amore profondo scritta ogni serata all’amata
Sei una donna speciale
Mi inviteresti a sedermi questa sera vicino a te?
Amico mio, non ho tempo da dedicarti
Vivo tra spari e macerie e tanti scarti
Porto la mia paura come si portano i sogni impossibili
I miei figli camminano scalzi, nudi e sono disperati
Le frontiere per loro sono chiuse e gli approdi negati
Dal mio cielo cadono bombe come un inevitabile destino
E dappertutto cadaveri sparpagliati sul mio suolo ormai chino
Non vedo la luce in fondo al tunnel amico mio caro
L’insicurezza mi assedia da tutte le parti e non vedo chiaro
Sono una donna speciale amico mio
Tutti temono il mio arrivo risonante
E la guerra è una tragedia assai gigante
Io sono debole, misera ed incapace di lottare
Il mio cammino è spinoso e la mia permanenza un duro stare
​I corpi dei miei figli e i sogni delle mie ragazze li ho portati sulle spalle
Ho lasciato il campo di battaglia insidioso, insicuro e pieno di falle
Ho attraversato monti e mari con pesante andatura
La paura e il terrore stretti compagni della mia sventura
Ho abbracciato il mare e ho ascoltato il suo profondo
E ho sfiorato la morte in cerca di un rimedio per un moribondo
Se sapessi cosa ho trovato amico mio!
L’angoscia ha occupato in mia assenza il mio posto
La gente fugge da me e dal mio fardello maldisposto
Ho trovato il mondo pronto decidere della mia sorte
sterminare la mia prole per causarne la morte
Sono capitata in un’altra guerra dichiarata
Contro i superstiti da conflitti precedenti e mai sanata
Sono diversa dalle altre donne amico mio
Sono molto diversa dalle altre
Lo so amica mia, sei una donna speciale
una donna speciale sei…

 

Canzone dedicata a te

Quanto tempo mi serve per percorrere la strada e arrivare a te
quanto inganno ci vuole per distrarmi dalla tua lontananza
una luna … due lune e le stelle perlate …
un sogno che mi attraversa
un sogno che segna il mio destino
e tu sei il mio sogno
nel tempo stesso sei la mia realtà
In te esiste la speranza e in me si spengono le canzoni
Nel tuo cielo passeggia la brezza
E io sono la nebbia; la nebbia … la rappresento io
Io sono le nubi, sono

 

© Tutti i diritti sulle poesie sono riservati a Zineb Saaid

1 commento su “POESIA – Zineb Saaid”

  1. Sei una persona, culturalmente molto ricca!
    Sei una bellissima persona, sono orgoglioso di averti conosciuta ed essere tuo amico.
    Un sincero augurio di cuore per un futuro radioso come meriti per te e la tua bimba.

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